25/01/2008 12:24


Dolce creatura di enigma ammantata

tra spire avvolgi queste membra inquiete

lascia che la mia brama sia chetata

e alla sorgente plachi la mia sete


vorrei solo sfiorare con un dito

quei piccoli piccioli tuoi di seta,

nella passione diventar più ardito

e offrirti la pienezza più completa.


alfine io sia dall’estasi piegato

dell’osservar il corpo tuo perfetto

si’ come statua di marmo pregiato

che non contempli il minimo difetto


porgimi la tua chiave o mia signora

fa che io possa entrare senza indugio

che questa lontananza mi addolora

solo nelle tue braccia ho il mio rifugio.