Mi chiami caramella quando
di sera si abbassa il tendone
e i capelli sorridono tra le dita
Come sai muovere bene le distanze
di uno sguardo lasciato lì per caso
e una parola, forse di troppo
Stupido timore che assapori
da ogni punta di zucchero,
solleticandomi il collo
E mi racconti
di una storia senza tempo,
un popolo vestito di tramonto
che giocava con le frecce
e chiamava - dolce -
ogni sillaba del mio nome.
Francesca Coppola
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com