Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

C’eri tu

  • Messaggi
  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 52
    11/09/2008 03:14


    Le arance cadevano mature
    ma tu non le raccoglievi,
    con il rosso dell’ortica sulle mani
    ed il sole confuso fra i capelli

    C’erano i bambini senza metriche
    dalle corse impazienti
    e le basse braccia del carrubo
    guardiano di sussurri

    e c’eri tu…
  • maschere
    25/09/2008 16:45
    e c’eri tu…
    Tutto è simbolo, metafora, significato che solo l'autore potrebbe farci individuare. Ma credo che a lui non interessi più di tanto che s'intenda, quanto renderci partecipi del contrasto.
    Quando tutto attorno può apparire criptico e misterioso, esiste la costante di una certezza: e c’eri tu…
  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 96
    26/09/2008 00:47
    Infatti, mia cara, non è tanto importante che si decifri il contenuto
    che ha, chiaramente, i suoi riscontri in un autobiografico criptato da metafore e simboli, perchè l'unica realtà attorno alla quale ruota tutto è lei, che c'è adesso ma c'era già prima ancora che arrivasse.
    E' da un'idea che nasce una realtà!

    Grazie Maschere

    ti abbraccio

    Al
  • OFFLINE
    apassoleggero
    Post: 186
    28/09/2008 15:35
    molto bello questo incastro di ricordi; lei non c'era eppure già faceva parte di quel vissuto... è così bella che è un peccato sia così corta, mi sarebbe piaciuto leggere dell'altro... [SM=g27985]


    Anna



    [Modificato da apassoleggero 28/09/2008 15:36]
  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 121
    04/10/2008 17:32
    La lei o il lui c'è fin dal primo attimo di vita, ma per una sorta di babele non è facile incontrarsi e spesso non ci si incontra mai.
    Ma credo che sia cosi, credo che nel caos da dove veniamo ci formiamo da un'unica molecola.

    Grazie Anna

    Al
  • OFFLINE
    Anemonephobia
    Post: 38
    09/10/2008 13:53
    Bene, al, mi sembrava il caso di commentare una delle tue poesie, dal momento che ti sei interessato con tanta intelligenza alle mie. E devo dire che, come prevedevo, non mi hai affatto deluso. In effetti l'atmosfera è pregna di sogno e di ricordo, come di qualcosa successo molti anni fa. Un po' mi viene la tentazione di mettermi a interpretarla verso per verso, ma come è già stato osservato, non credo che vederne il significato decifrato sia uno dei tuoi obiettivi. Aldilà del significato letterale, tuttavia, ci trovo delle immagini assolutamente fantastiche come il "sole confuso fra i capelli", il "rosso dell'ortica sulle mani", anche la più vaga "bambini senza metriche dalle corse impazienti" evoca un paesaggio presumibilmente estivo, come al rallentatore, in sogno, appunto. Insomma, al, non sono certo nato per commentare poesie, però la tua è bellissima [SM=g27988]




    [Modificato da Anemonephobia 09/10/2008 13:53]
    "Lo so che l'amore è una patologia, vorrei che mi uccidesse ora"
    ("Ci sono molti modi", Afterhours)
  • OFFLINE
    Francesca Coppola
    Post: 444
    09/10/2008 14:52
    Re:
    al_qantar, 11/09/2008 3.14:



    Le arance cadevano mature
    ma tu non le raccoglievi,
    con il rosso dell’ortica sulle mani
    ed il sole confuso fra i capelli

    C’erano i bambini senza metriche
    dalle corse impazienti
    e le basse braccia del carrubo
    guardiano di sussurri

    e c’eri tu…




    e c'eri tu

    a stringermi le spalle
    nei contorni della sera
    mi piegavi sulla sedia

    rimboccando baci e preghiere
    soffiavi la solita canzone
    ubriaca di malinconia


    [SM=g27988]


    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com
  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 148
    09/10/2008 17:15
    Io ti ringrazio tanto Antonio per l'attenzione che hai dato a questa mia e ti dico che sei nel vero quando dici che il mio obbiettivo non è la decodificazione dei versi bensì l'emanazione che produce. Ovvio che i versi hanno una loro origine anche se si propongono a molteplici interpretazioni ed è anche vero che all'interno di essi il sogno ed il ricordo impregnano e creano quell'atmosfera vaga, perchè non si percepisce quando finisce il sogno e comincia il ricordo ne quando precisamente entra in scena lei.

    Grazie ancora

    ti abbraccio

    Al
  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 149
    09/10/2008 17:29
    Le arance cadevano mature
    ma tu non le raccoglievi,
    con il rosso dell’ortica sulle mani
    ed il sole confuso fra i capelli

    C’erano i bambini senza metriche
    dalle corse impazienti
    e le basse braccia del carrubo
    guardiano di sussurri

    e c’eri tu…


    a stringermi le spalle
    nei contorni della sera
    mi piegavi sulla sedia

    rimboccando baci e preghiere
    soffiavi la solita canzone
    ubriaca di malinconia


    e c'eri tu


    sulle monete antiche
    ai bordi di un disco
    che si ripete da solo
    nei maliziosi intrighi
    delle nuvole al mattino
    E spiegavo ai limoni
    il tuo sorriso
    e alla gazza il tuo volo
    C'eri tu nel dormiveglia
    dei cuscini
  • OFFLINE
    Anemonephobia
    Post: 44
    12/10/2008 15:26
    Vedo che la tua poesia ha preso una certa estensione, Al, per ora magari mi limito alla versione "originale". Ecco la mia traduzione:

    C'eri tu

    Le arance cadevano mature
    ma tu non le raccoglievi,
    con il rosso dell’ortica sulle mani
    ed il sole confuso fra i capelli

    C’erano i bambini senza metriche
    dalle corse impazienti
    e le basse braccia del carrubo
    guardiano di sussurri

    e c’eri tu…

    Las naranjas caian maduras
    pero tu no las recogìas,
    con el rojo de la ortiga
    sobre las manos
    y el sol perdido en tu cabello

    Habian niños sin metricas
    que corrian sin paciencia
    y los bajos brazos del carrubo
    guardian de susurros

    Y estabas tu...

    Carrubo, a quanto pare, è intraducibile. Per il resto credo di aver fatto un buon lavoro, come sempre mi rimetto ai vostri suggerimenti e commenti.



    [Modificato da Anemonephobia 12/10/2008 15:27]
    "Lo so che l'amore è una patologia, vorrei che mi uccidesse ora"
    ("Ci sono molti modi", Afterhours)
  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 158
    12/10/2008 16:13
    Credo anch'io che abbia fatto un buon lavoro.
    Carrubo si traduce con algarrobo
    e il penultimo verso sarebbe
    guardiano dei sussurri e cioè

    guardian de los susurros

    però mi sta bene cosi, guardiano di sussurri

    á è í ó ú ü ñ ¿ ¡
    Á É Í Ó Ú Ü Ñ

    questi che ti invio sono caratteri spagnoli che non abbiamo nella nostra tastiera e possono esserti utili. copia e incolla.

    Ciao

    Al
  • OFFLINE
    Anemonephobia
    Post: 47
    12/10/2008 16:33
    Ho seguito la poesia rigo per rigo e ho letto DI sussurri... comunque, mi fa piacere che ti stia bene uguale. Algarrobo è una parola che sento per la prima volta in tutti i miei anni di spagnolo parlato e scritto, per cui mi fa molto piacere che tu mi abbia fatto questa segnalazione, non riuscivo veramente a tradurre carrubo. Non so se esagero o meno, però, letta così, in spagnolo, mi sembra di vederci un che di lorchiano nella tua poesia. Bellissima anche così.


    "Lo so che l'amore è una patologia, vorrei che mi uccidesse ora"
    ("Ci sono molti modi", Afterhours)
  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 160
    12/10/2008 16:39
    Devi sapere, caro Antonio
    che Garçia Lorca è il mio primo maestro, per cui credo si senta la sua influenza e mi piace che te ne sia accorto.

    Per quanto riguarda algarrobo ho sentito che alcuni slang caraibic
    lo traducono con carrube o garrube ma può essere dialettale.

    Alla prossima

    Al

  • OFFLINE
    Anemonephobia
    Post: 49
    12/10/2008 16:52
    Mi aveva colpito in particolare l'attributo "guardiano" riferito a un albero, le "braccia" al posto dei rami, tutti tratti decisamente lorchiani. In effetti ultimamente ho scorto spesso le pagine di una sua raccolta e mi sono reso conto di quanto mago e poeta fosse Federico. La sua morte tragica e violenta non poteva essere meno adatta, purtroppo, a un poeta che si rispetti.

    Per quanto riguarda algarrobo, gli slang di cui parli sono probabilmente dovuti alla discendenza arabica della parola (harrub, se non sbaglio) che probabilmente in un modo o nell'altro deve aver influenzato i paesi di cultura e lingua discendenti dalla Spagna.

    "Lo so che l'amore è una patologia, vorrei che mi uccidesse ora"
    ("Ci sono molti modi", Afterhours)
  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 163
    12/10/2008 17:00
    Non so se lo sai già ma c'è un film "Muerte en Granada" con Endy Garçia, che puoi scaricare da Emule ed è stupendo. pensa c'è pure il nostro Giancarlo Giannini, ed è in spagnolo.

    Algarrobo si ha la radice araba. Nei caraibi c'è anche l'influenza del Francese e del creolo quindi garrobe o carrobe potrebbe essere una deformazione-