Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Disarmonia

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    ariadipoesia
    Post: 4
    11/09/2008 16:05
    [sperimentazione]



    E' suono disarmonico
     il mio verso 
     
    goffo
     si dimena

    di vin co lan do si
    solfeggia

    [[[[ prigioniero ]]]]
     
    pentagrammi
    senza chiave


    _____filo___

    illogico

    intendente intenditore
    cantore cantonato
    strascico strategica
    in artefizio artigianale

    poi diafana decreto
    elucubrazione eludo
    insonorizzo


     ((((((( eco )))))))


    ]]]  libera   [[[
    dall'angoscioso pianto
    il vero mio canto

    .:.

    [Modificato da ariadipoesia 11/09/2008 16:05]
    Angela_______ari@dipoesi@


    __Paginedivetro_BLOG__ di ari@dipoesi@

    pagine di vetro




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    Maredinotte
    Post: 95
    11/09/2008 18:11
    carinissima questa sperimentazione!! [SM=g27987]

    avevo fatto qualcosa di simile tempo fa... chissà dov'è!
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    al_qantar
    Post: 54
    11/09/2008 19:32
    Re: [sperimentazione]
    ariadipoesia, 11/09/2008 16.05:



    E' suono disarmonico
     il mio verso 
     
    goffo
     si dimena

    di vin co lan do si
    solfeggia

    [[[[ prigioniero ]]]]
     
    pentagrammi
    senza chiave


    _____filo___

    illogico

    intendente intenditore
    cantore cantonato
    strascico strategica
    in artefizio artigianale

    poi diafana decreto
    elucubrazione eludo
    insonorizzo


     ((((((( eco )))))))


    ]]]  libera   [[[
    dall'angoscioso pianto
    il vero mio canto

    .:.





    in questa poesia si direbbe ci siano differenti nuclei attorno ad uno principale che identifico
    nel 7° verso “ prigioniero”. Mi sembra palese il grido di ribellione verso qualcosa che costringe,
    che comincia a stare stretto e la vediamo, questa reazione, già come antitesi del verso precedente,
    quel “solfeggia” già frammentato in sillabe come per far crollare il suo significato matematico di
    armonica. Nei primi 5 vv. notiamo un atteggiamento di inquietudine che diventa azione attraverso
    il “divincolamento” onomatopeico, da dove parte l’intero processo che culmina con il grido “prigioniero” determinandone l’alta valenza. Nucleo secondario ma non meno importante lo riscontro nel 21° verso, “finalMente”. Emblematica la struttura di questa parola che racchiude in se una gammadi significati fondamentali per entrare in seno
    al processo di ri-sintesi della propria poesia, soprattutto a causa del 23° verso che ne conferisce potenza nella fuga, vista la grafica delle parentesi aperte verso l’esterno. finalMente - fine/inizio della mente - mente-parola-libera, potere
    di dissociazione della mente dai concetti formali. Liberazione dai pentagrammi anche se senza chiavi o piuttosto dagli schemi imposti (da imporre, non precisamente voluto) dal rigore dei numeri? penso proprio si tratti di quest’ultima ipotesi che, tra l’altro confermiamo col susseguirsi ben calcolato, dei vv. 12, 13,e 14 che sono un terziario nucleo di questo brano. Qui vediamo come il gioco parola/gabbia della parola - parola/presa - parola/trasmessa trovi il suo punto d’origine e in che maniera ammirevole è giocato. Da qui dipendono pure, sia l’insonorizzazione dell’elusione elucubrativa sia i dubbi posti nei vv. 16, 17 e 18. Il 23° verso, che si allarga a dismisura con la grafica e potenziato dal precedente “eco”, permette di scavalcare le barriere della fonetica tradizionale (?) e attraverso un ennesimo onomatopeico risolve con un sofferto “angoscioso” il proprio canto. Credo che sia sopraggiunto un crak che portera ad interessanti evoluzioni semantiche.




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    elfo nero
    Post: 140
    12/09/2008 00:28
    Ottima
    Originale e mai banale

    Complimenti

    [SM=g28002]
    I let fall flowers of blood
  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 57
    12/09/2008 00:40
    Devo chiedere scusa ad Angela e a tutto il forum per un errore di cui mi sono accorto adesso.
    Ho commentato la poesia sulla base del testo in mio possesso, non rendendomi conto di una piccola modifica nell'impaginazione operata dallo stesso autore. Per cui chiedo alla redazione di cancellare il post per poterlo rifare in base a questa nuova impaginazione.

    Scusate ancora


    Al
  • firstlast
    12/09/2008 11:42
    Re:
    al_qantar, 12/09/2008 0.40:

    Devo chiedere scusa ad Angela e a tutto il forum per un errore di cui mi sono accorto adesso.
    Ho commentato la poesia sulla base del testo in mio possesso, non rendendomi conto di una piccola modifica nell'impaginazione operata dallo stesso autore. Per cui chiedo alla redazione di cancellare il post per poterlo rifare in base a questa nuova impaginazione.

    Scusate ancora


    Al




    Scusa Al, visto che l'hai anche quotata, non capisco come tu possa avere commentato una impaginazione diversa.
    Comunque non avere problemi, posta pure l'altro commento, qui non ci formalizziamo per così poco. [SM=g28002]
  • OFFLINE
    Francesca Coppola
    Post: 345
    12/09/2008 11:55


    Leo evidentemente già la conosceva... [SM=g27990]



    Ho commentato la poesia sulla base del testo in mio possesso




    ehhehehe


    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com
  • OFFLINE
    fil0diseta
    Post: 489
    Amministratore forum
    12/09/2008 12:44
    Sì Al


    con tutta tranquillità, posta qui sotto il commento aggiornato, che poi io ripulisco il topic di Angela. [SM=g27985]





    fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________
    Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io.
    (Antonin Artaud) 
  • firstlast
    12/09/2008 13:27
    Re:
    Francesca Coppola, 12/09/2008 11.55:



    Leo evidentemente già la conosceva... [SM=g27990]



    Ho commentato la poesia sulla base del testo in mio possesso




    ehhehehe



    Non mi sono spiegato bene (forse).

    Intendevo dire che allora probabilmente l'ha quotata senza leggerla, altrimenti si sarebbe accorto dell'impaginazione differente.
    Tutto qui.
    Comunque facta est voluntas dei.



  • OFFLINE
    Francesca Coppola
    Post: 346
    12/09/2008 14:24
    Re: Re:
    firstlast, 12/09/2008 13.27:



    Non mi sono spiegato bene (forse).

    Intendevo dire che allora probabilmente l'ha quotata senza leggerla, altrimenti si sarebbe accorto dell'impaginazione differente.
    Tutto qui.
    Comunque facta est voluntas dei.








    [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]

    [SM=g28003]




    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com
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    ariadipoesia
    Post: 7
    12/09/2008 15:17
    Re: Re: [sperimentazione]
    al_qantar, 11/09/2008 19.32:




    in questa poesia si direbbe ci siano differenti nuclei attorno ad uno principale che identifico
    nel 7° verso “ prigioniero”. Mi sembra palese il grido di ribellione verso qualcosa che costringe,
    che comincia a stare stretto e la vediamo, questa reazione, già come antitesi del verso precedente,
    quel “solfeggia” già frammentato in sillabe come per far crollare il suo significato matematico di
    armonica. Nei primi 5 vv. notiamo un atteggiamento di inquietudine che diventa azione attraverso
    il “divincolamento” onomatopeico, da dove parte l’intero processo che culmina con il grido “prigioniero” determinandone l’alta valenza. Nucleo secondario ma non meno importante lo riscontro nel 21° verso, “finalMente”. Emblematica la struttura di questa parola che racchiude in se una gammadi significati fondamentali per entrare in seno
    al processo di ri-sintesi della propria poesia, soprattutto a causa del 23° verso che ne conferisce potenza nella fuga, vista la grafica delle parentesi aperte verso l’esterno. finalMente - fine/inizio della mente - mente-parola-libera, potere
    di dissociazione della mente dai concetti formali. Liberazione dai pentagrammi anche se senza chiavi o piuttosto dagli schemi imposti (da imporre, non precisamente voluto) dal rigore dei numeri? penso proprio si tratti di quest’ultima ipotesi che, tra l’altro confermiamo col susseguirsi ben calcolato, dei vv. 12, 13,e 14 che sono un terziario nucleo di questo brano. Qui vediamo come il gioco parola/gabbia della parola - parola/presa - parola/trasmessa trovi il suo punto d’origine e in che maniera ammirevole è giocato. Da qui dipendono pure, sia l’insonorizzazione dell’elusione elucubrativa sia i dubbi posti nei vv. 16, 17 e 18. Il 23° verso, che si allarga a dismisura con la grafica e potenziato dal precedente “eco”, permette di scavalcare le barriere della fonetica tradizionale (?) e attraverso un ennesimo onomatopeico risolve con un sofferto “angoscioso” il proprio canto. Credo che sia sopraggiunto un crak che portera ad interessanti evoluzioni semantiche.






    E' suono disarmonico
    il mio verso

    goffo

    si dimena
    di vin co lan do si

    sol-feg-gia
    ------------
    ------------
    [[[[[ prigioniero ]]]]]
    ----------
    ----------
    pentagrammi
    senza chiave


    \_____filo___


    _____illogico___/

    intendente-><-intenditore
    cantore-><-cantonato
    strascico->strategica
    in artefizio artigianale

    poi diafana
    decreto
    pause
    .
    .
    elucubrazione eludo
    -insonorizzo-



    finalMente

    ((((((( eco )))))))


    ]]] libera [[[

    dall'angoscioso pianto
    il vero mio canto.


    rimettimo in ordine .il post sul quale era stata costrito il commento e che al ha avuto in world per posta.
    dopo di chè passero a spegare il perchè qui è stata postata in modo diverso.


    Angela_______ari@dipoesi@


    __Paginedivetro_BLOG__ di ari@dipoesi@

    pagine di vetro




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    ariadipoesia
    Post: 8
    12/09/2008 15:24
    Re: [sperimentazione]
    ariadipoesia, 11/09/2008 16.05:



    E' suono disarmonico
     il mio verso 
     
    goffo
     si dimena

    di vin co lan do si
    solfeggia

    [[[[ prigioniero ]]]]
     
    pentagrammi
    senza chiave


    _____filo___

    illogico

    intendente intenditore
    cantore cantonato
    strascico strategica
    in artefizio artigianale

    poi diafana decreto
    elucubrazione eludo
    insonorizzo


     ((((((( eco )))))))


    ]]]  libera   [[[
    dall'angoscioso pianto
    il vero mio canto

    .:.




    questa è la prima stesura di questa disarmonia, che dopo il confronto con altri autori sperimentali ho ritenuto opportuno correggere nel modo in cui Al l'ha commntata.

    perchè ho postato qui la prima versione? per appurare se potevo ancora ulteriormente apportare delle modifiche al testo sopratutto nella parte delle pre elucibrazioni

    illogico

    intendente intenditore
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    strascico strategica
    in artefizio artigianale

    poi diafana decreto
    elucubrazione eludo

    che a parer di alcuni rimane troppo slagato dal contesto.


    se vi va e se ne avete voglia è soprattutto su questo che vorrei avere il vostro parere.


    Intanto ringrazio Al per il suo commento al testo finale ( o meglio finale fino alla prossima trasformazione ragionata)



    Angela_______ari@dipoesi@


    __Paginedivetro_BLOG__ di ari@dipoesi@

    pagine di vetro




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    ariadipoesia
    Post: 9
    12/09/2008 15:27
    Re:
    al_qantar, 12/09/2008 0.40:

    Devo chiedere scusa ad Angela e a tutto il forum per un errore di cui mi sono accorto adesso.
    Ho commentato la poesia sulla base del testo in mio possesso, non rendendomi conto di una piccola modifica nell'impaginazione operata dallo stesso autore. Per cui chiedo alla redazione di cancellare il post per poterlo rifare in base a questa nuova impaginazione.

    Scusate ancora


    Al


    Sono io a dovermi scusare con te.
    [SM=g27994] Avrei dovuto mettere nel sottotitolo prima stesura. [SM=g27995]


    Angela_______ari@dipoesi@


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    fil0diseta
    Post: 494
    Amministratore forum
    13/09/2008 10:27
    Cara Angela, temo di non essere in grado di commentare questo tuo esperimento poetico, ma voglio raccontarti un episodio simpatico, avvenuto tra mio figlio e me, nella mia casa di vacanza.

    Nell'entrata abbiamo una grandissima dispensa in noce. Io ne vado orgogliosa, ma sai, mai viene l’occasione di parlarne, in casa.
    Quest'anno mio figlio si mise a fare apprezzamenti al mobile, del tutto logici all'inizio: importante, massiccio, serio, capiente. Poi accompagnandosi con le mani non smetteva mai e sparava sostantivi, aggettivi, nomi propri, avverbi... di tutto, inseguendo più l'onomatopea delle parole che definivano l'armadio, che il significato delle stesse. Più semplicemente, ogni parola esprimeva robustezza e mole, ma non li significava.
    Questa nomenclatura veniva accompagnata con un gesto delle mani, sai, quando si mettono verticali, parallele, distanziate e si cadenzano le parole di un elenco di fatti o di propositi ben distinti e ugualmente importanti.

    Ecco leggendo quel passo del tuo esperimento, mi è venuto in mente il mio episodio.
    Il motivo, è per dirti come vedo il tuo elenco contestato perché fuori contesto e il perché io, tale fuori contesto appoggio pienamente. E’ per dirti come trovo correlato questo tuo modo di espressione alla vita di tutti i giorni, nel modo di creare codici complici, simbologie di gesti e di suoni per intese perfette, sempre generate da una sola fonte, ma intendibili solo da chi in questa fonte riesce a bagnarsi.
    Non è che io sappia di filosofia o di scienza del comportamento. Ma nelle cose ci vado addentro e mi piace scoprire, come anche il creare possa essere affine e come si possa sentire come momento anche vissuto.

    Insomma che sono strana, ma questo mi andava di dire (anche per eludere commenti tecnici che non sono il mio forte).


    Una cosa qui:

    illogico

    intendente intenditore
    cantore cantonato
    strascico strategica
    in artefizio artigianale

    poi diafana decreto
    elucubrazione eludo


    ci vedrei qualche segno di valore |assoluto|, come il gesto delle mani.


    fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________
    Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io.
    (Antonin Artaud)