Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Sonetto a sorpresa

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    fil0diseta
    Post: 505
    Amministratore forum
    17/09/2008 08:12
    Stamattina ho ripescato un vecchio sonetto in un altro sito e mi sono accorta che qui mancava. Insomma non si può: è un capolavoro [SM=g27987]
    Eccolo a voi (è una cosa seria, mi raccomando...)
    [SM=g27990]





    Sonetto afrodincolo



    Caro Greco, sei postulo tritado
    mi chiedo se fullispoli o sei gnego
    compristo che sei forse sgrottolado
    e un po' d'arcolatuzzola non nego

    Quan frucolo volessi aggre mulìndomi
    di sbavule e di strusciole e di baci
    incolattuta aspetto arrapulàndomi
    con frimole di brividi marpaci

    Chiarpettami la schiena e la trafìluca
    scorrazza dalla stappola all'ombello
    Come mi piace tanto quando sgrìluca

    il lappo sull'afrodile bacello
    il drugulo turgidulo che sbròluca
    zampilli di lattuccioli sul vello








    naturalmente segue una risposta, che lascio, eventualmente, pubblicare all'autore [SM=g27989]
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    fil0diseta
    Post: 508
    Amministratore forum
    19/09/2008 15:16
    Re:
    fil0diseta, 17/09/2008 8.12:



    naturalmente segue una risposta, che lascio, eventualmente, pubblicare all'autore [SM=g27989]





    aspetta e spera che la morte s'avvicina
    sto tra i poeti e dovrei fare l'imbianchina









    [Modificato da fil0diseta 19/09/2008 15:43]
  • el_greco
    20/09/2008 23:32

    Filodiseta tali tue propeste
    strizzòlano il pendrùcciolo che velle
    girottoli protùsia nella veste
    la tua mandrùca artàstola la pelle.

    Se scrùfola la biàppola il linguozzo
    mi stuzzica il fullìscolo di spanna
    e lieve quel natùcciolo s’ infrozza
    in verganotto rigido di stranna.

    Pastrullerei quell’anche insommellate
    dove si felle il dràgula e la fraglia
    in turgide cantònie ammarbellate

    vorrei ontofare in nèrula boscaglia
    ànsime e pelitùcciole slurpate
    per poi secconzolàrne la fontaglia.









    Bei tempi quando si fanfilucava ed i collozzi si stupivano del sallo, ma io ci scommetto che il vascolìo potrebbe scantufarsi ancora senza che il tellio si urbini, né che il valguta si svalvoli. Basta solo un po' d'artola sulla pelle ed il sentino che sdrucciola sul pinfolo.


    Io l’imbianchino tutto il giorno fo’
    per questo tra i poeti non ci sto.




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    Benito Ciarlo
    Post: 4
    25/09/2008 23:44
    L'intromesso
    Perdonate scarulli le frocelle
    di questo scalurospite garuto:
    ne ho frasso qui di versicolestelle
    però quest'afrodincolo è sgamuto!

    Bresulcerando, la risposta è fella:
    in tutto il calepincio è risaputo
    ché non mandruca artastola la pelle,
    bensì la sturippicchia del linguto.

    Se m'è concesso chiedo sbezia al Greco
    p'aver voluto far schimidazione,
    se s'ingrillasse, strèria zennereco,

    dovrei subir trefisso la sanzione,
    perciò m'inscegno di balar di spreco
    e taccio col perubbio in travazione.


    Di poeti e poesie son all'asciutto
    che pretendete, che v'imbianchi tutto?
    La Poesia non cerca seguaci, vuole amanti!
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    fil0diseta
    Post: 542
    Amministratore forum
    29/09/2008 08:13


    el Greco s’è ‘n tubato la mastella
    ri bocchinata tutta di tinteggio
    s’è fatto una sortita in scarta bella
    di timbri, di plasoni e di sosteggio

    gli stavo in tasca quando in gonfonella
    spannava mani bruliche al ponteggio
    e mi riscopulava la gonnella
    frugandomi sgoccette nel drappeggio

    poi plesse che dal ponte alla corriera
    lo strucico non era disalletto
    così pre cipuette in gran carriera

    all’ubico civuttolo e perfetto
    e sbarricò, svettò la sua bandiera:
    ciaveva tricolato pure il tetto





    "e intanto che io scrivo una panzana
    lui tutta la sua casa si risana"

    [Modificato da fil0diseta 29/09/2008 09:13]