20/09/2008 23:32

Filodiseta tali tue propeste
strizzòlano il pendrùcciolo che velle
girottoli protùsia nella veste
la tua mandrùca artàstola la pelle.

Se scrùfola la biàppola il linguozzo
mi stuzzica il fullìscolo di spanna
e lieve quel natùcciolo s’ infrozza
in verganotto rigido di stranna.

Pastrullerei quell’anche insommellate
dove si felle il dràgula e la fraglia
in turgide cantònie ammarbellate

vorrei ontofare in nèrula boscaglia
ànsime e pelitùcciole slurpate
per poi secconzolàrne la fontaglia.









Bei tempi quando si fanfilucava ed i collozzi si stupivano del sallo, ma io ci scommetto che il vascolìo potrebbe scantufarsi ancora senza che il tellio si urbini, né che il valguta si svalvoli. Basta solo un po' d'artola sulla pelle ed il sentino che sdrucciola sul pinfolo.


Io l’imbianchino tutto il giorno fo’
per questo tra i poeti non ci sto.