salve gente, vi scrivo da roma (meta definitiva per quest'anno, ricorrenze a parte). scusate se torno a sbalzi, se non ci sono, ma ho richiesto oggi la connessione per l'appartamento romano quindi tra qualche giorno tornerò a stressarvi, scrivervi e manifestarmi quotidianamente! intanto il mio ultimo scritto..
abbracci
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lo stratega
la mia sensazione
dimorava nella sfera,
potevo toccarla e
ruotandola, impercettibilmente
mutavo a gradi stati di
coscienza
-voglio sapermi
finché non mi sarò saputo
tutto, realizzando il
sorriso e la morte,
nei miei occhi-
il vento mi porta la
voce dell'est
come pioggia e mare
tra_versandomi
nel letto
del fiume
di me
-trattami come un mimo,
la coscienza mi cola dagli
occhi, impeccabile
come l'esito di una
maledizione
/conosco la religione
che mi fa uomo, giustifica
le lacrime e il peccato,
del tempo/-
(questa è una stanza gelida)
c'è aria di sogni, stanotte
e come ubriaco il freddo
mi riscalda
e lo perdonerò di tutto
anche dei miei vizi
che come vento tùrbinano
e ci sconvolgono
la notte non teme nessuno se non
lo stratega -si plasma come creta
se deve bisfrattare un controvento,
e quando piove, la strada
gli offre diamanti
per farsi ancora tacere-
è un ladro d'attenzioni, lo stratega
quello che dice
rimane ad un giro di tavolo
come le storie che si leggono
ai bimbi -e mi disperdo
così
nei tuoi mille infiniti
tradimenti
che finalmente ti lasciano,
lentamente solo-
c'è il tuo odore tra le dita
delle mie mani, confine
prepara pure -arrivo-
ciò che aldilà
mi aspetti