Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Difese

  • Messaggi
  • OFFLINE
    apassoleggero
    Post: 190
    07/10/2008 10:45




    Mi spinge un cielo da mercato
    la folla polverosa delle nuvole
    le foglie, i rami
    buste domestiche abbandonate
    lungo il perimetro dei viali

    l’agonia dell’occhio
    sorveglia il passaggio ambiguo
    della nebbia
    il filo della legna verde
    ostinato
    nell’imprecisione della fiamma.

    Sento che la difesa è dietro
    il cielo, nel cerchio del bosco,
    tra i muri delle siepi
    che celano nidi.

    Lì, dove non mi vedi, io vivo.




  • OFFLINE
    fil0diseta
    Post: 605
    Amministratore forum
    07/10/2008 13:36
    Re:
    A prescindere dal contenuto, dall'emozione, dalla tua abilità a penetrare il lettore con la poesia, in coscienza devo segnalarti dove, secondo me, trascini qualche pecca nella forma. Tu essenzialmente, da quando ci conosciamo lavori molto sulla sintesi e di conseguenza sul fare arrivare un’emozione diretta, ancor prima che venga colto il significato. Quello che noto, però sono le troppe specificazioni che disturbano un po’ la mia ( se vuoi personalissima) lettura del testo. Essendo genitivi riportano ad una sorta di chiarimento, di spiegazione che, nella poesia di per sé, ma specialmente in testi come i tuoi, non ha senso di esistere.
    Ti segnalo:



    apassoleggero, 07/10/2008 10.45:





    Mi spinge un cielo da mercato
    la folla polverosa delle nuvole
    le foglie, i rami
    buste domestiche abbandonate
    lungo il perimetro dei viali

    l’agonia dell’occhio
    sorveglia il passaggio ambiguo
    della nebbia
    il filo della legna verde
    ostinato
    nell’imprecisione della fiamma.

    Sento che la difesa è dietro
    il cielo, nel cerchio del bosco,
    tra i muri delle siepi
    che celano nidi.

    Lì, dove non mi vedi, io vivo.








    Ora, so che questa cosa ti ronzerà nella testa nei tuoi prossimi scritti. Questa poesia è stata concepita da te così, e così deve rimanere. Però so che non resisterai alla tentazione di alleggerirla. Secondo me basta un nulla a eliminare la maggior parte di quelle preposizioni, senza assolutamente rinunciare adunoedunosolo dei tuoi sostantivi.


    Ti abbbraccio e grazie per avermi consentito di dire la mia su questo testo


    daniela





    fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________
    Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io.
    (Antonin Artaud) 
  • OFFLINE
    apassoleggero
    Post: 192
    07/10/2008 19:11
    mi ronza,

    mi ronza eccome questa tua attentissima ma pertinente critica... [SM=g27987]
    ed ho già tentato una via d'uscita con questa ma hai ragione, è nata così e così la lascio ma nelle prossime presterò più orecchio...
    Ora sono di corsa, come al solito, ma tornerò anche per commmentare.

    baci,

    Anna