due ombre in quattro quarti #1

ho deciso che smetto di botto
-per un po’-
la prenderò da uomo
le dirò -non ci vedremo più-
non ci vediamo più

-mai più-

e basta


non serve salutare
non ha senso

prima dell’ultimo spillo ero più
placido, immerso
in quella costante
calda

attesa

-guàrdati
le braccia cèdono
e all’improvviso
s’àlzano, quegli spasmi di tempo
sono macchie ad olio,
sospese da qualche parte
a farsi -a farmi- colore di panneggio

e quel modo
che bisogna
porre
e
anteporsi -noi che siamo solo uomini
in questo- in quel mondo
che ci plasma e
ci migliora

che ci elimina,
così-

ecco, questi accenti mi fanno impazzire





-guàrdati
le braccia cèdono
e all’improvviso
s’àlzano,










(il resto anche)

Bella ed intensa, complimenti!

E qui ci ritorno, cavolo se ci ritorno!

Ciao

il_complice, 24/10/2008 13.41:

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ho deciso che smetto di botto
-per un po’-
la prenderò da uomo
le dirò -non ci vedremo più-
non ci vediamo più

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Chapeau!
Mi sarebbe piaciuto sentirla recitare da Romolo Valli, pace all'anima sua.

Beh! è il modo in cui lo esprimi questo addio, che fa impazzire.
A metà tra il bianco e nero, fra luce ed ombra.
E un addio, quasi forzato, che porterà al nulla.

Sembra di significato chiaro nella parte iniziale, ma invece non lo è soprattutto qui:

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-guàrdati
le braccia cèdono
e all’improvviso
s’àlzano, quegli spasmi di tempo
sono macchie ad olio,
sospese da qualche parte
a farsi -a farmi- colore di panneggio

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Ma affascina, eccome se affascina!