(senza virgole né maiuscole di sorta, lui si ritrova fra un limbo ed il raccordo anulare. Al di là della sua porta nemmeno il body-guard si intravede in lontananza. Accenna un passo a due con la sua donna immaginaria e nel vortice della danza si sviluppa il suo amplesso con due stupende compagne: solitudine, disperazione.)
“invece… si rimane soli
fra le lenzuola a fiori ancora stese
e le porte chiodate
con bocche appena scucite
a disegnare ghirigori sulla pelle
per quanto possa bastare
ma sono solo sogni a metà
e del tuo seno
mi rimane il profumo immaginato
lo stesso della spallina che scendeva
e del tuo ventre ignudo
o delle cosce magre che dondolavano
al suono dell’estate
avrei spiccato il volo
ed avrei avuto mani al posto delle ali
la stessa mano che ora
dirige il grande vuoto attorno a me”
[Modificato da fil0diseta 09/11/2008 17:55]