22/11/2008 09:35




Ho letto, e sono a ringraziarti io, caro Sebastiano, per il merito che mi riconosci.
In te si legge la curiosità della vita, il percorrerne i luoghi e le sensazioni, e quello, appunto, è, secondo me, il poeta: colui che, cioè, assorbe, proprio come una spugna, le sensazioni e poi le rinvia in parole, in silenzi, in gesti, a comunicarle così come ha percepito il mondo. Le dif/ferisce da sé, le allontana scrivendole, e poi, di nuovo, è lì a riprenderle per ridisfarle a mò di altre sensazioni, allo svolgersi di altri linguaggi, che ne diano delle riproduzioni ancora più fedeli delle vecchie, aggiunte, e congiunte, a quelle nuove.

Ti auguro tante belle mete.

Walter