10/12/2008 20:53
Si, proprio lì sul mezzo divano
a contare fili d'erba che intrecciano
l'atmosfera e toccarmi le viscere
nel profondo, in un gioco di acqua
e sale, panico senza pudore

Ti voglio nel maglione che scende
lento, nel dito che preme contro
nel lamento e nel tormento
come schiaffo non previsto

E ti vedo strisciare nel silenzio
preghiera coperta d'inverno
nel velo sento che ti voglio così

ago che ricama l'argine di una
passione mai iniziata

come sorriso dopo il tramonto
come bocca dopo la sera
notte attesa, divano limite
preso nella rete del lamento
tra colonna e colonna
tra la gola ed il fuoco del bordo

Martirio di voci pizzicate corde
nel concerto... abbracciami adesso
nel telaio di questo lenzuolo
con sopra le tue iniziali


mi stai Forse Cercando
in qualche lettera lasciata nel letto?
ci vuole più di un pizzico
per cantare la mia canzone

mi sarai capitello o sofà,
voce stancata al tocco
solo se saprai girarmi
dal lato giusto...


"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com