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Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Diario di un'avventura poetica

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    al_qantar
    Post: 483
    15/01/2009 22:47
    mi piace questa cosa del diario poetico, quindi anch'io voglio approfittare di questo spazio per ricostruire un percorso poetico insieme a voi.

    Questa cosa la voglio impostare in due sezioni, una dove lascio le poesie d'amore ed un'altra dove, invece posterò le poesie d'impegno sociale.

    Non voglio cominciare dagli albori, ma partirò da una data di mezzo
    articolando con flash back (si scriverà così?) e salti in base al testo stesso. Diciamo che si parte dal 1980 anno in cui per la prima volta pubblicai la prima poesia su una rivista. Non avevo mai preso in considerazione una condivisione con un pubblico lettore, le mie poesie erano per me e solo per me, ma quella volta me ne convinsi e dopo aver fatto leggere dietro insistenza tre o quattro testi, il tipo
    mi rivelò che era direttore di un quindicinale che usciva nella provincia di Catania, quindi ne scelse una e la pubblicò.
    la scelta fu sua e a mio avviso avrebbe potuto sceglierne qualcun'altra. Si tratta di una poesia scritta nel 1973 quando vivevo a Torino

    Pace Perduta

    La serenità la invoco
    nella penombra mortale...
    Di disgusto mi colmo
    e mi uccido
    e non trovo nell'apoteosi
    il riverbero luminoso
    di una serenità totale.
    Ah quale digiuno!
    a quale fame sono costretto
    e perchè?
    Già, perchè ho tergiversato
    e non ho creduto
    nelle facoltà della mia mente.



    personalmente non mi piace, ma rappresenta il primo passo in questa avventura.



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    fil0diseta
    Post: 920
    Amministratore forum
    16/01/2009 18:05
    Caro Sebastiano
    sono davvero felice che tu abbia voluto approfittare di questo spazio. So che la tua produzione poetica e molto vasta e ricopre un arco di 30 anni, o sbaglio? Questo è molto interessante, perché si può dedurne la tua evoluzione, ma anche un percorso tra eventi e mentalità di una bella fetta di storia (che va dal 75??? o magari anche prima, ai giorni d'oggi). Se poi non erro, i tuoi sono stati temi impegnati.

    Racconta un po'... e poi continua a presentarci opere che ritieni significative delle tappe della tua poetica.



    [SM=g28003]


    fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________
    Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io.
    (Antonin Artaud) 
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    al_qantar
    Post: 486
    18/01/2009 19:09
    Grazie Filodiseta! no non sbagli sulla produzione, cominciai a scrivere nel 1972 anche se prima feci dei tentativi che poi buttai via. Ma solo nell'83/84 cominciai a scrivere pensando ad un potenziale lettore e quindi cercando di curare maggiormente la poetica e darle un senso, diciamo, un pò più pubblico.
    Bene continuerò!

    Ciao
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    al_qantar
    Post: 487
    18/01/2009 19:46
    L'evento decisivo, quello che cambiò molte cose nella poesia e nella mia vita, fu sicuramente il mio primo contatto diretto col pubblico.
    Dopo la pubblicazione di quella poesia sul quindicinale "Settegiorni"
    di cui parlavo prima, non feci più niente (nel senso del pubblicare)
    e la cosa sarebbe rimasta un fatto isolato se un giorno, leggendo il quotidiano "La Sicilia" non avessi scoperto che quella sera, in un centro culturale, "La Crisalide", una poetessa dava un recital di sue poesie.
    la cosa ovviamente mi interessò parecchio, per cui alle 20,30, con qualche poesia mia (nel caso avessi avuto modo di farle leggere a qualcuno) ci andai.
    Che strana la sorte però! quella sera, la signora poetessa non potè intervenire per un malore improvviso ed il prof Coppone, direttore artistico del Centro, non sapeva più che fare. Quando si calmò, timidamente mi presentai e gli chiesi, appena avesse un pò di tempo, di dare una guardata alle mie.
    Ma che pò di tempo, guardò, rapidamente e gli brillarono gli occhi ed io non potevo capire quel brillio. Si alzò in piedi, usci dalla stanza dove eravamo ed entrò nel salone dove c'erano una ottantina di persone in attesa ed annunciò l'inconveniente capitato alla signora, ma il problema non si poneva perchè in sala c'era un giovane poeta di gran talento e lui stesso avrebbe letto alcune delle sue poesie. In verità io ero più contento di lui che aveva risolto e mi andai a sedere tra il pubblico.
    "Signore e signori, è con grande piacere che vi presento Sebastiano Patanè, poeta."
    Dire che stavo per svenire è niente, cercai nelle mie conoscenze esoteriche la formula per rendermi invisibile e sparire, o andare indietro nel tempo e cambiare la storia, invidiavo le mattonelle i quadri appesi volevo essere un oggetto, una cosa qualsiasi ma non io, in quella situazione, mentre quelli applaudivano ed il prof mi indicava e mi invitava a venire. In quel momento ero alto un centimetro e mezzo eppure quelli mi vedevano! Mamma mia quant'erano brutti!

    L’infinito ti mostrerà i miei occhi

    Vorrei,
    nell’ansia del tramonto,
    essere lacrima di sole
    e scivolare su di te, mare notturno,
    nero oceano incomprensibile.
    Ti bagnerò col mio dolore
    e tu capirai
    e chiederai al mondo di me.
    Dietro l’Europa che dorme,
    mi vedrai nell’aria
    gocciolante di ricordi
    e chiederai, per me, amore.
    E ti risponderà,
    con fasci di luna, l’infinito,
    mostrandoti i miei occhi.

    Ecco la prima poesia che lessi mentre tremavo come un terremoto.
    Dio mio quant'era lunga, non finiva mai e quando finì mi applaudirono.
    Ne lessi altre sei, quindi sette in tutto e sopravvissi.

    Ecco da questo evento cominciò tutto.

    Il brano fa parte di una raccolta di poesie d'amore scritte tra gennaio e marzo dell'83 ed questa prima lettura e dell'aprile dello stesso anno.
    [Modificato da al_qantar 15/05/2012 09:54]
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    fil0diseta
    Post: 930
    Amministratore forum
    23/01/2009 20:44
    so che ami il Fado. ecco il mio omaggio per te









    fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________
    Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io.
    (Antonin Artaud) 
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    al_qantar
    Post: 544
    15/03/2009 21:33
    Grazie enormemente grazie Filo, non solo amo il Fado, ma questo è uno dei miei preferiti. Amo particolarmente questo brano che un tempo mi avvicinò ad una persona che tanto amai e amo ancora. Questa canzone, il suo ritmo incalzante e prepotentemente erotico mi ha ispirato diverse poesie ed è presente come una colonna sonora, in quest'ultimo anno...
    grazie!

    baciazzo
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    al_qantar
    Post: 545
    15/03/2009 22:00
    Tornando alla "storia", quella prima lettura aveva riscontrato il consenso del pubblico, per cui il prof. Coppone, super eccitato, mi propose, non solo di organizzare un recital tutto mio, ma anche di far parte del centro culturale. Ovviamente la cosa mi affascinò ed accettai. Venti giorni per preparare una lettura con tanto di opuscoletti ed inviti!
    Avevo studiato le letture di Federico Garçia Lorca e l'idea di fare qualcosa del genere mi appassionò, quindi cominciai a studiare un argomento da presentare e sul quale inserire le poesie e scrissi "Immagine dell'uomo-poeta" una specie di saggio sulle interferenze della poesia nella vita di tutti i giorni specie quando il tuo lavoro non ti permette voli pindarici né sogni diurni... all'epoca lavoravo con idrogeno, fosfina e veleni esplosivi vari, praticamente saldavo le tubature dove scorrevano questi demoni.


    Riprendo dopo c'è la mia nipotina Dalila non posso rinunciare a lei
    [Modificato da al_qantar 15/05/2012 09:58]
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    filodiseta--
    Post: 272
    16/03/2009 10:30
    Re:
    al_qantar, 15/03/2009 22.00:




    Riprendo dopo c'è la mia nipotina Dalila non posso rinunciare a lei



    che bello questo tuo decontestualizzare, dicendo della nipotina Dalila. un adirivieni del tuo tempo, tra passato e presente, che rende ancor più incolmabile quello che ancora intercorre.


    tu continua a scrivere. più ci offri da leggere e più la musica entra nel tuo racconto



    [SM=g27988]
    [Modificato da filodiseta-- 16/03/2009 10:30]
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    Jai guru deva om
    Nothing's gonna change my world