13/10/2009 10:46
Re:
Francesca Coppola, 14/03/2009 19.16:

Eppure tu c’eri, ti vedevo
potevo ancora farlo così
da lontano senza che soffrissi

così mi feci nulla e dal nulla
che sono bellezza e pace si farà
laddove la luce è stata eclissata
da questo buio feroce.

Ho visto tracce di te quando nessuno
ancora aveva inventato l’eco.
Negli attimi che m’hanno fatto
innamorare di te ho scritto i versi
più tristi nella notte

Ti parlerò di quei due innamorati
che vissero due vite per rincontrarsi
per sentirsi, per non soffrire il tempo.

E infine ti parlerò di notti insonni
di livide braccia tese verso il nulla,
di come ho dimenticato dimenticarti.




ecco! ho preso le parti che mi sono piaciute di più, te le ho racchiuse a scrigno qui.





Le tue prime poesie, Simina... belle da far male.
Pulite, decise , prive di autorappresentazioni meditate.
Mi hanno colmato.
A nulla qui possono valere puntigli stilistici o alibi di presunta maturità letteraria. Le mie stesse parole valgono come stracci buoni neanche per spolverare.
Qui si può solo rimanere incantati come innanzi ad un fiore all'alba.
Molto bello il lavoro fatto da Francesca, che ha saputo collegare molto finemente i fili di uno stesso cuore .