18/04/2009 13:25
Re: visto che
apassoleggero, 09/04/2009 10.18:


si parlava di sincerità e finzione, ti chiedo:

- a parte l'emozione, quanto di te è presente nelle poesie che scrivi?

- come riesci a tradurre in poesia qualcosa che ti colpisce pur non essendone direttamente coinvolta?


anna [SM=g7831]







A parte l'emozione, che è alla base di ogni cosa che scrivo, perchè se non viene dal cuore non riesco a farlo, in ogni mio scritto c'è sempre qualcosa di me. A volte sono palesemente introspettive, "autobiografiche", altre è presente qualche riferimento a ciò che ho vissuto o che vivo, cose che vedo, cose che mi hanno colpito. Difficilmente, anzi mai, una poesia non porta una piccola traccia di me ed è puramente riferita a fatti esterni che non ho vissuto, difficilmente scrivo per puro esercizio di forma o di immaginazione e anche in quel caso sarà presente qualcosa che mi riguarda.


Per tradurre in poesia qualcosa che mi colpisce, ma che non ho vissuto... bhe, mi immedesimo! ci entro semplicemente dentro perchè diventi mia. D'altra parte, se mi ha colpito al punto da volerne scrivere, è già dentro di me. Oppure può capitare che mi rivolga a quel genere che tanto mi piace che fa uso dell'ironia... di solito sono fatti di cronaca che mi lasciano particolarmente sdegnata! queste sono le volte in cui curo anche la metrica e a volte la rima e devo dire che mi diverto un casino!!! [SM=g27987]



un bacio Anna! [SM=g7831]


"La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare." (Jiddu Krishnamurti)
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