28/04/2009 17:02
Prima di tutto, miei cari amici, vorrei ringraziarvi di questa intervista, Francy in primis [SM=g27998] e poi tutti gli altri… mi sto divertendo molto a rispondere alle vostre domande, mettendomi in gioco totalmente, ragionando sulle risposte da dare nello stesso momento in cui scrivo. È per questo che le mie risposte finiscono per essere, talvolta, molto ampie. Grazie alle vostre domande sto imparando a conoscermi… [SM=g27986]

Alle domande di Daniela risponderò tutto insieme, poiché trovo che siano collegate tra loro dall’idea comune che ho del destino. Anche la poesia che Francesca ha scelto di mettere in vetrina è molto rappresentativa del mio pensiero riguardo al futuro e del mio modo di amalgamarmi al tempo e al suo scorrere.

Non credo al destino come a qualcosa di predefinito e immutabile, ma al libero arbitrio che ci consente di scegliere le strade da percorrere. Tuttavia, poiché ogni nostra azione non condiziona solo la nostra vita ma anche quella degli altri, e così succede con le scelte altrui nei nostri confronti, non è possibile parlare di assoluta autodeterminazione della nostra vita. Ognuno di noi influisce in maniera determinante sul proprio cammino, ma è vero che tante scelte dipendono anche dalle circostanze che ci si presentano.
Per il mio modo di essere, il mio tempo si amplifica e seguo le correnti lasciandomi trasportare, quindi scegliendo le mie strade di volta in volta non essendomi prefissata un obbiettivo preciso e a lungo termine, non essendomi imposta di raggiungere una meta lontana, ma una serie di piccole tappe lungo un percorso da determinare.

In questo senso la parola “domani” nell’immediato futuro per me corrisponde all’oggi e quindi non ha motivo di esistere, o meglio si brucia in un soffio e passa.
Quando penso a questo termine lo associo all’incertezza di un futuro più lontano, quello che mi costruirò passo passo e che quindi non mi è dato di conoscere ora. Non è un progetto, non è un imprevisto, ma semplicemente la costruzione di un puzzle che si compone mano a mano che vivo. [SM=g27988]

[Modificato da Maredinotte 28/04/2009 21:23]

"La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare." (Jiddu Krishnamurti)
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