improprietà

che differenza fa
un pozzo al buio
il rantolo di un cane
che sta annegando
la voce di un dolore che
non puoi toccare

che differenza c'è
tra noi e il silenzio

già che differenza c'è?

tra il voler fare e non riuscirci, star male se sai che non puoi farci nulla, tra il vedere e il non sentire?

si chiama impotenza...

con le dovute differenze, questa tua mi ha subito ricordato una delle mie poesie preferite... soprattutto nella prima strofa:



Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.



l'indifferenza è ciò che provoca il maggiore dolore in assoluto... e spesso però, l'indifferenza è "attiva" ovvero non si limita a tacere, bensì fa rumore e parla, incurante di ciò che richiede rispetto.
in una giornata come oggi, purtroppo il "male di vivere" diventa l'impotenza di fronte a tanto dolore ma anche la rabbia di fronte a chi se ne approfitta per strumentalizzare i fatti a proprio vantaggio.

le mie sono parole strozzate, perché il momento non lascia usire altro.

scrissi di questo cane, di una vicenda alla quale assistii impotente, così da vicino che fissai quello stato d'animo, che ritorna di frequente, quando sento di non potere allungare una mano. la mia mano vera, senza il tramite delle cose, delle persone.

filodiseta--, 06/04/2009 11.41:

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che differenza fa
un pozzo al buio
il rantolo di un cane
che sta annegando
la voce di un dolore che
non puoi toccare

che differenza c'è
tra noi e il silenzio




non puoi lasciare
che cada il cielo
e salvare l'angelo
che lo contiene

il silenzio è improprio
noi siamo

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