Si può vivere di speranza nella certezza che la disperazione è intimamente connessa con la morte della speranza stessa, anzi di questa è proprio l'epilogo?
Questa mi mette in crisi, sembra uno scioglilingua.
Ovviamente la disperazione arriva con l’assenza della speranza. Quando si chiudono tutte le porte, quando manca uno spiraglio di luce, nasce l’angoscia, quasi il diniego di ogni situazione e tutto ci pare irreale e solo il dolore la rende tangibile. La disperazione deve essere un attimo, non può durare in eterno, non deve surclassare la vita e la speranza con essa.
Non può e non deve esistere connessione, nessuna convinzione intima.
Non si potrebbe vivere alcuna vita, se solo fossimo convinti di questo. A volte dovremmo smettere di pensare, per vivere meglio e non farci tante seghe mentali, ah! e te lo dice una che se le fa di continuo!
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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