non si diverte a stringere nodi ai parapetti
lui aspetta e mi gira coi piedi, quasi fossi
una farfalla, ma le ali le perdo ad ogni goccia
poi al segno di qualche inutile logica
mi spinge ad amante restituendo disegni fatti
di carne e non cede al credo di gesta eroiche
ma calpesta silenzi inciampando fra le carte
Lui prende caligine, risparmia promesse
e no, non inneggia paese. Io, il suo mare che
accavalla gambe e vento poi sul prato respirando
perdono e mi risveglio nel sole, correggo la neve
risplendo tempeste conservando comete
e di buono c'è la salsedine, il dormiveglia
di stazioni mai in partenza, riflessi di sereno
Francesca Coppola
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com