Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Giraluna

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    al_qantar
    Post: 703
    16/05/2009 19:45


    c’è questa finestra satura di paesaggi

    e di lune non più lune
    di saccheggi pletorici
    nell’incesto uomo-poeta

    La libertà, si!
    quella delle mosche
    che riescono a sfuggire
    al martirio della fionda
    ma niente plenilunio
    per chi cerca ancora
    le anfore nel giardino

    Devo seguire una tiroide
    o i flussi a vita bassa?

    Devo seguire l’architrave gotica
    e giù per gli artesiani ingurgiti
    di occhi nella scollatura…

    c’è una finestra satura di niente

    dietro me
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    Francesca Coppola
    Post: 957
    17/05/2009 17:59

    è pieno quel paesaggio
    che riflette allo specchio
    sogni mai dipinti

    Si! ci sono i passi a farsi
    polvere ed occhi che ammiccano
    le vedute ma la luna non gira

    è ferma sui marciapiedi, agli
    angoli di un vestito fuoriposto
    in lenti imbarazzate al centro

    e di seguire quei binari storti
    non bere paura, ammetti braccia
    come vasi per riempire vittorie






    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com
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    al_qantar
    Post: 705
    18/05/2009 02:56
    Ammettere, ammettere cosa
    le cattedrali che cadono dalle ciglia
    e le lune di bitume oblique sciolte
    nel giallo degli occhi dei gatti?

    Non reggono l'assenza i calendari
    e i fatui giochi finiscono
    nel fosforo diurno di un rossetto pesca

    Riempirà le cosce un vecchio Pegaso
    che dal vaso di begonie salterà
    per un ultimo giro tra le ciminiere

    Abbracciami ancora...
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    Ariel_AltaMarea
    Post: 18
    18/05/2009 11:37
    Incantata!!
    Versi immaginifici e profondi

    "c’è questa finestra satura di paesaggi"
    immagine che colpisce...semplice all'apparenza, ma viva e vera

    e poi quella chiusa che si lega "c’è una finestra satura di niente

    dietro me"...


    Efficace anche la tua Francesca, di cui mi colpisce in particolare la chiusa
    "non bere paura, ammetti braccia
    come vasi per riempire vittorie"


    [SM=g27985]
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    Francesca Coppola
    Post: 960
    18/05/2009 14:01


    è bitume la parola giusta e poi
    l'acqua che non affoga il nero
    e m'appendo lungo gli altari
    quasi a spezzare quel che c'è
    di vero in una data, nello
    sconto di una sorpresa bissata

    non giocherà nessun quattro
    piedi alato tra le mie gambe
    Ti abbraccio a spiegare le
    stagioni sul tuo ventre



    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com
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    al_qantar
    Post: 706
    18/05/2009 16:22
    E’ grande il vuoto che mi riempie

    Perso
    nel colonnato di una emozione
    tra un copione e un mordere
    le travi del cuscino…nessun bis
    nessuno sconto per le marionette

    (vorrei scorrerti lungo gli argini
    amore, fiume porpora e magia
    e che m’invada senza freno
    l’assalto perverso delle tue unghie)

    Non c’è silenzio che può contenerci
    nella vastità del tuo abbraccio
    e questa cenere tornerà a fiorire
    lungo le stagioni dense di ricordi

    (torna fata maggiore, torna!)
    [Modificato da fil0diseta 17/06/2009 07:30]
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    Francesca Coppola
    Post: 965
    18/05/2009 18:39


    è pieno il vuoto che non rende

    Persa
    nei volteggi separati da un
    centesimo, tra le penne salate
    e un trasloco scorciato, nessun
    ricordo ad imbalsamare emozioni

    (vorrei scavalcarti le soglie del
    dolore, stringere stoffe che sanno
    di niagara e non spegnere mai lo
    smalto, vesto le mani per incanto)

    Non c'è sapore di te che non mi
    penta e il teatro mente cure e
    miete cuore ma poi lo difendo
    con la schiena, distrugge le ore

    (voltati sono dietro di te!)



    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com
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    morgan4
    Post: 202
    20/05/2009 18:41
    Re:
    al_qantar, 16/05/2009 19.45:



    c’è questa finestra satura di paesaggi

    e di lune non più lune
    di saccheggi pletorici
    nell’incesto uomo-poeta

    La libertà, si!
    quella delle mosche
    che riescono a sfuggire
    al martirio della fionda
    ma niente plenilunio
    per chi cerca ancora
    le anfore nel giardino

    Devo seguire una tiroide
    o i flussi a vita bassa?

    Devo seguire l’architrave gotica
    e giù per gli artesiani ingurgiti
    di occhi nella scollatura…

    c’è una finestra satura di niente

    dietro me



    ....scusate l'intrusionissima

    È un gran bel personaggio il nostro al_qantar. E poi se arriva con dei pezzi del genere, cheddire?
    Come in tutte le tue poesie, anche qui trovo l’Al di sempre, con una forza incredibile, senza alcun limite. Al, seduttore, desiderato e immortale. Il nostro caro al si vive di lune, la libertà e la fortuna di una “finestra satura di paesaggi” ed è la stessa che qui diventa “satura di niente” e tu, Sebastiano la lasci dietro. Perché? Perché il mondo di al ha poco a che vedere con te? Ma chi è al? Non è forse una tua creazione?
    Vedi, caro Sebastiano, il contrasto che mi sembra di capire nella tua poesia è proprio tra corpo e anima, realtà e finzione, dove tu, Sebastiano , corpo e realtà, convivi, fai a cazzotti con al ( ma povero al!), anima, finzione.
    Tra al e Sebastiano, consideri forse, Sebastiano una figura laterale, per quanto riguarda la percezione che si ha di te?
    È un discorso che riguarda, penso, tutti noi che ci fingiamo come ci va, a seconda di come vorremmo essere percepiti e c’è chi riesce e chi, come me, vorrebbe ma non ce la fa e questo mi limita nel cercare di capire certi meccanismi, il rapporto tra personaggio reale e virtuale e che mi tagliassero pure una gamba (esagerata!!) ma non ci credo che in al non ci sia niente di Sebastiano, anzi è proprio al, a mio parere, la figura laterale. Sei tu che ci dai sempre delle poesie meravigliose (quante volte mi sarò innamorata dei duetti con francesca!). inoltre, per esperienza, sono sicura che dietro un nick ci sia molto, ma molto di più(vedi intervallotti [SM=g7831] ). In questo mio modo di vederla, immaturo e stupido se volete, “l’incesto uomo-poeta” può solo rafforzare chi si crea un “alterego”.
    Insomma, Sebastiano, io non vedo o non posso vedere questo contrasto. Per me la realtà è questa, qui sono quella che sta imparando a scrivere, a scuola sono quella che si dispera per un’insufficienza, quando metto i tacchi, una strafica ;)

    Voi che dite?
    Insultatemi pure se non c’ho capito una mazza! (uh, non ho mai pensato così tanto)

    Un abbraccio forte forte!

    [SM=g27998]

    simina



    ________________________________________________

    J'arrive bien sûr,j'arrive. N'ai je jamais rien fait d'autre qu'arriver
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    al_qantar
    Post: 714
    20/05/2009 23:57
    Nostro caro angelo, mia cara, fosse stata Daniela o Francesca, o Roberta, avrei capito che hanno imparato a conoscermi cosi come, a poco a poco io ho imparato a conoscere loro, ma tu, ancora confusa
    dagli stili o dalla ricerca di questi (a me sembra che le idee le hai ben chiare), che temi i commenti per paura di sbagliarti, mi spogli cosi con tutta la tua dolce rabbia per la guerra in atto tra questi due in uno che non riescono a trovare un accordo... (sorrido).
    Dovrei dirti che hai centrato in pieno il significato del verso su cui ruota tutta la poesia ed anche gli agganci con Francesca cioè "nell'incesto uomo-poeta".
    In realtà nessuno dei due è un personaggio laterale cioè ognuno dei due si alternano in un protagonismo importante per Al meno per Sebas
    ma in ogni caso mai uno rimane latente per più di tanto, il fatto è che Al è una creatura di Sebastiano è questo bisogna che lui lo capisca cosi come a suo tempo lo capi quel Lazharus che pur interessante tanto quanto Al qantar non ha mai dimenticato di essere un ologramma di S.
    A volte si sfiora il drammatico attimo del "cancellamento" allora Al si ridimensiona perche in fondo sa che la stanza dei bottoni la gestisca il reale, ma quando capisce che sebastiano senza Al o lazharus è solo un uomo che nulla a a che vedere con la poesia allora tira fuori le unghia e ruggisce ma poi, dopo un breve scontro tutto torna alla normale convivenza. Ovviamente ci sono altri fattori dei quali preferisco non parlare, in cui l'uno si serve dell'altro senza riserve e senza pudore ed è da li che poi nasce quel fottersi nell'incesto uomo-poeta.

    In ogni caso grazie per avermi permesso di parlarne.

    Ti voglio bene

    Sebastiano-Al
    [Modificato da al_qantar 21/05/2009 00:00]
  • ViolaCorsaro
    21/05/2009 18:58
    Non ho letto le tue spiegazioni precedenti perchè mi piacerebbe fare delle considerazioni senza essere influenzato.
    Questa poesia credo si presterebbe benissimo trasposta in uno dei magnici quadri del Magritte, "I misteri dell'orizzonte", "La rivoluzione" ma soprattutto uno dei meno reclamizzati, "Il banchetto" e invece la più famosa "Telescopio" che sembra qui calare a pennello.
    Ovvero la ricerca di una luce (selene, elios poco importa, basterebbe un lampione) che pur illuminando le cose non le saturi, un paesaggio nitido ma allo stesso tempo incapce di annoiare coloro che debbono conviverci per tutta la durata che ha l'attesa di una morte.
    Non mi ricordo di chi sia la frase che fa più o meno così: "la vita è la condanna da scontare per la morte"...
    sarebbe bello non fosse così...

    Un abbraccio
  • OFFLINE
    filodiseta--
    Post: 510
    06/06/2009 10:08
    Re:
    al_qantar, 18/05/2009 2.56:

    Ammettere, ammettere cosa
    le cattedrali che cadono dalle ciglia
    e le lune di bitume oblique sciolte
    nel giallo degli occhi dei gatti?

    Non reggono l'assenza i calendari
    e i fatui giochi finiscono
    nel fosforo diurno di un rossetto pesca

    Riempirà le cosce un vecchio Pegaso
    che dal vaso di begonie salterà
    per un ultimo giro tra le ciminiere

    Abbracciami ancora...




    quoto questo testo. trovo molti motivi del nostro percorso comune, Sebastiano. dalle cattedrali, al lunario(lo ricordi?), alle ciminiere, ai quadri di sironi

    mi premeva trasmetterti quello che mi è arrivato


    [SM=g27985]
    _______________________________
    Jai guru deva om
    Nothing's gonna change my world

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    al_qantar
    Post: 732
    07/06/2009 01:38
    Certo che ricordo, ovvio!
    ma sono felice che te ne ricordi tu!

    Grazie Daniela

    Ti abbraccio


    S