Non trovavo neanche le ore
mescolate in tasche lise
Che la stretta delle carni
plasmavano marmo
noi
cera
Molto interessante questo passaggio, Carlotta, molto spesso si idealizza marmo pregiato una semplice, per quanto bella, pietra o altro, che niente a che vedere col marmo...
il fatto è che a volte si elevano a reali, immagini oniriche che servono solo a contrastare la solitudine o la voglia legittima di "strafare" senza pensare che, in quanto "cera" la liquefazione è sempre in agguato.
Mi piace, tecnicamente l'accostamento carne - cera, come, altrettano bello mi giunge il cercare nelle tasche lise qualcosa che già sapevi avresti perso.
Bella poesia Rebby, ti applaudo di cuore
Sebastiano