Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Os meu Fado

  • Messaggi
  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 726
    30/05/2009 18:00
    Dichiara la sconfitta
    questo sistema di cuori
    dal pulsare strano

    Invento anacronismi
    per via del saldatore…
    suturare, chiudere!

    Ma ecco os Fado
    s’arriccia tra le fibre
    taglia le linee del sale
    righe separatrici delle attese
    e cestinate longitudini

    Ah meu Fado, meu sonho!

    Fado curvo, dilatato
    mille volte richiamato
    nel calcolo probabile
    delle geometrie ebraiche
    di cerchi e corridoi

    Fado contratto in una danza
    esteso al decimale
    o terso lago di Ofelia
    grido ovattato di convinto
    riposo

    meu Fado, meu sonho
    os meu…sonho


    Percepito in grani nel Rosario
    confuso di falangi
    e di frange di neri scialli mi vesto
    Fado meu ricamando di perline
    il nuovo cielo non ancora buio

    Fado essiccato nei roghi
    di tutte le Giovanna
    e ritrovato nei ritratti seppia e graffi
    o nella processione al martire

    Ritorni di eco zoppicanti
    presi in prestito al giallo delle foglie
    rese alla terra prima di morire

    e nell’incognita del dopo
    l’arrogante scena di coraggio
    di chi non sa rispondere piangendo

    Fado meu… sonho meu



    www.youtube.com/watch?v=BSr2wf3IMVU
    [Modificato da al_qantar 30/05/2009 18:06]
  • OFFLINE
    filodiseta--
    Post: 527
    09/06/2009 23:02
    commento a 4mani
    Si rappresenta in modo intenso la tragedia della guerra tra il Fado e la "ratio" che percepisce gli anacronismi e la necessità di chiudere con l’inesistente, con il sistema di cuori non più appartenenti al presente.
    Apprezzabile per i richiami architettonici, letterari e filosofici intessuti grazie agli anacronismi stessi, che volutamente pescano qua e là, dove la storia regala metafore all’agonia. Nel contempo cercano le origini di un fado che esce dallo stereotipo della sua provenienza, della quale conserva solo il nome, e si esprime in ogni luogo e civiltà, in ogni dove ci sia un cuore che soffre della lontananza e della separazione.

    Il Fado come uno strumento musicale da modulare, un suono che s’insinua nelle caverne come l’acqua che nessuno sa fermare. Passa le porte chiuse, assurge a voce che parla dal profondo.
    Il Fado che cestina, le longitudini e taglia le vie del sale, mete irraggiungibili.
    Il Fado che ritorna a cancellare i limiti al reale.
    Il Fado che sfiora tregue, nei calcoli di cerchi e corridoi.

    La possibilità razionale delle geometrie tangibili, meno astratte, approda all’incerto e all’ignoto dei labirinti ebraici. Sempre circolari, essi, formati da sette cerchi concentrici, sei corridoi, la città al centro. L'ingresso sempre in basso.
    Il labirinto ebraico è il labirinto kafkiano, il Castello dei destini incrociati.

    È Kafka che ci svia nei suoi molteplici labirinti, a inseguire i fatti, i personaggi, le metafore, le allusioni. I simboli che lascia intuire anche quando è negata l'intenzione di dare un significato unitario. Nel suo modo di essere, tenero e sensibile, sempre infelice e carico di colpa, in "disperata attesa" di una salvezza che non verrà, ma che non smetterà mai di attendere.

    Il Fado in danza lenta che cerca l’acqua attorno per attutire il suo grido.
    Il movimento singolo o multiplo delle dita sul Rosario che assalta le falangi del male che turbano la pace, seminano castighi e rovine.
    Il Fado percepisce la speranza che esista un cielo nuovo di ricamare di perline, ma brucia al rogo e sempre più, “s’arriccia tra le fibre” fino a vincere nella convinzione che dà al tuo soggetto di essere stato frainteso, condannato a morte come Giovanna d’Arco, da chi si proclama portatore di giustizia e verità.

    E come si dice “ciò che non uccide rende più forti”, così anche “il martire” della poesia si rafforza e invece di perdersi nell’autocommiserazione, va verso l’incognito del dopo in un’arrogante scena di coraggio, quello di fare una scelta, la quale certamente escluderà tante cose, ma fornirà la chiave per capirne qualcuna di più essenziale.






    simina&daniela

    [Modificato da filodiseta-- 09/06/2009 23:08]
    _______________________________
    Jai guru deva om
    Nothing's gonna change my world

  • OFFLINE
    Rebby.
    Post: 244
    10/06/2009 06:01
    Meravigliata, incantata, stupita, incuriosita e stregata da questo Basty che mi butta cosi', a manciata di sale, un tale gorgoglio di pensieri, pezzi d'emozioni.

    Ecco, credo che sia un insieme di assaggi
    che aspettano la degustazione del pasto finale.

    Ci ritornero' con calma.

    E bravo il mio Bastyyyyyyyyyyyyyyy!

    Rebbuccia [SM=g7831]
  • OFFLINE
    Ecat Mel
    Post: 76
    10/06/2009 19:00
    questa volta mi sono lasciata trasportare dal suono, leggendo questo testo come un arcano, che scivola dalle orecchie al cuore e traccia segni che risvegliano un sentire profondo... prima che la mente intralci il suo percorso... e devo dirti che ho trovato bellissima questa tua... l'ho sentita come il vento che porta semi antichi da rileggere come nuovi, per farli propri...
  • OFFLINE
    northernrock.
    Post: 5
    10/06/2009 21:17
    Dopo il magnifico commento di Daniela e Simina ho veramente poco o nulla da aggiungere se non dirti che è veramente una stupenda prova di ricerca e in un certo senso commistione tra generi diversi.
    Vedo che in questo ultimo periodo comunque cerchi la sperimentazione e fai bene perchè è meglio mai sentirsi arrivati, c'è sempre qualche cosa che si potrebbe perdere.
    Ti lascio una delle mie canzoni preferite, spero piaccia pure a te!! [SM=g27986]

    Un abbraccio

    www.youtube.com/watch?v=5QXxozXsDZY

    [Modificato da firstlast 10/06/2009 23:24]
  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 736
    11/06/2009 02:03
    Daniela, Simina, Vi ringrazio per il magnifico lavoro di "scavo" che avete fatto sul mio testo. Sono certamente soddisfatto di questo, tuttavia c'è qualche passaggio che non mi è chiaro ed iniziare un discorso alle 2,05 significherebbe fare l'alba, per cui vorrei riprenderlo domani con più tempo e dopo averlo riletto se non vi dispiace, ma ci tenevo a ringraziarvi già fin da adesso.

    S
  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 745
    18/06/2009 23:09
    Re:
    Rebby., 10/06/2009 6.01:

    Meravigliata, incantata, stupita, incuriosita e stregata da questo Basty che mi butta cosi', a manciata di sale, un tale gorgoglio di pensieri, pezzi d'emozioni.

    Ecco, credo che sia un insieme di assaggi
    che aspettano la degustazione del pasto finale.

    Ci ritornero' con calma.

    E bravo il mio Bastyyyyyyyyyyyyyyy!

    Rebbuccia [SM=g7831]




    Grazie Carlotta,

    Come mia abitudine mi piace incuriosire, stupire, stregare ed incantare
    ahhahahahaha! scherzo.


    Non stavo molto bene e mi sono lasciato trascinare dalle vocine attorno a me.

    Ti aspetto con calma.

    Bacio

    sebastiano




  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 746
    18/06/2009 23:13
    Re:
    Ecat Mel, 10/06/2009 19.00:

    questa volta mi sono lasciata trasportare dal suono, leggendo questo testo come un arcano, che scivola dalle orecchie al cuore e traccia segni che risvegliano un sentire profondo... prima che la mente intralci il suo percorso... e devo dirti che ho trovato bellissima questa tua... l'ho sentita come il vento che porta semi antichi da rileggere come nuovi, per farli propri...




    Tu, Mirella m'incuriosisci sempre più. Qui ti scopro cartomante nella lttura di un (1) arcano, immagino maggiore. E mi piace questa cosa perché in un arcano ogni cosa, apparentemente insignificante, nasconde chiavi e passaggi segreti per attraversare la mente.

    Grazie Ecat per questa tua analisi e per la lettura attenta.


    Sebastiano


  • OFFLINE
    al_qantar
    Post: 831
    14/10/2009 22:50
    Re:
    northernrock., 10/06/2009 21.17:

    Dopo il magnifico commento di Daniela e Simina ho veramente poco o nulla da aggiungere se non dirti che è veramente una stupenda prova di ricerca e in un certo senso commistione tra generi diversi.
    Vedo che in questo ultimo periodo comunque cerchi la sperimentazione e fai bene perchè è meglio mai sentirsi arrivati, c'è sempre qualche cosa che si potrebbe perdere.
    Ti lascio una delle mie canzoni preferite, spero piaccia pure a te!! [SM=g27986]

    Un abbraccio

    www.youtube.com/watch?v=5QXxozXsDZY






    grazie amico mio.

    Ritengo la sperimentazione qualcosa che non deve mai fermarsi perche sono del parere che il vuoto assoluto non esiste e qualcosa da respirare c'è sempre.
    Poi da buon socratiano non potrei non sperimentare....

    Ti ringrazio e ti abbraccio

    Sebastiano