Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Black out

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    al_qantar
    Post: 735
    11/06/2009 00:13

    Ho aperto lo scrigno
    e liberato i tuoi cieli
    perché non si disperda
    nelle basse distanze
    nessuna pausa

    La terra chiede sospiri
    e non bastano quei semi di parole
    per navigare il sogno
    che da Catania arriva a Capo Nord

    Rimangono i vespri rossarancio
    negli imbastiti cori
    delle presunte cuspidi
    lauri ermafroditi
    per costellazioni anomale

    Si, ho liberato i cieli poeta
    perché si vestano di scuro
    e voci piccole
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    Ecat Mel
    Post: 81
    12/06/2009 11:33
    liberare i cieli... perché si vestano di scuro e voci piccole...

    mi commuovono questi versi, li ho sentiti come dar finalmente voce ad ogni piccola parte di noi, quella forse meno lucente, meno evidente, ma allo stesso modo vera e significativa e importante

    è una poesia che come molte tue ha il sapore dell'intima ricerca di quello che io definisco "l'immenso dentro" e forse è proprio questa la sua bellezza...
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    filodiseta--
    Post: 546
    17/06/2009 10:08


    dove le parole diventano troppo importanti e le voci troppo grandi. e non c'è strada per verificare che davvero esista nella vicinaza, un miracolo che avviene da lontano. allora si liberano i cieli a voci più piccole, più comuni, di effetto diretto immediato, che non sottintendano desideri di riscontro.



    così la leggo [SM=g27985]

    ciao

    _______________________________
    Jai guru deva om
    Nothing's gonna change my world

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    Francesca Coppola
    Post: 986
    17/06/2009 21:44
    Re:
    al_qantar, 11/06/2009 0.13:


    Ho aperto lo scrigno
    e liberato i tuoi cieli
    perché non si disperda
    nelle basse distanze
    nessuna pausa

    La terra chiede sospiri
    e non bastano quei semi di parole
    per navigare il sogno
    che da Catania arriva a Capo Nord

    Rimangono i vespri rossarancio
    negli imbastiti cori
    delle presunte cuspidi
    lauri ermafroditi
    per costellazioni anomale

    Si, ho liberato i cieli poeta
    perché si vestano di scuro
    e voci piccole






    hai imprigionato rettilinei in sere
    amorfe per dichiarare palazzi di seta
    alle corde

    Il sogno abbozza aghi e stimoli mi pare
    non rivendichi colori sotto i lampioni
    a girare il tesoro

    restano gigli, promesse di una natura
    morta, coniugazioni in allerta su scarpe
    consunte

    si, hai condannato il buio, inciso carezze
    ad esorcizzare manti e ronzii ma quante
    candele a mantenere chiodi




    (for u [SM=g28003] )













    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com
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    al_qantar
    Post: 753
    21/06/2009 20:52

    Le corde, si le corde dove appendevamo
    gli abbracci dalle mani grandi
    sul viso, sul collo, sulle sete del seno
    prigioniero di parole al di sotto dell'arco
    e prima dei sussulti

    Non ho più chiodi e le uniche luci
    sono il tuo guardare a mezz'aria
    tatuato nei muri del mio cuore



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    Francesca Coppola
    Post: 998
    22/06/2009 13:41

    e del cuore, delle vesti premute
    sul sole, degli odori a mal di
    schiena, delle smorfie imbiancate
    al mancato morire

    delle luci spente o cieche, dei
    sipari svelti pre - altare e la
    pena inarcata sui fianchi, quanti
    passi a negare la sera

    sei martello senza cena, poi grillo
    ad annaffiare canti, ripicca a posa
    sicura, moneta che non ha cambi

    o forse ci credi a spiegare cieli?















    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com
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    al_qantar
    Post: 827
    14/10/2009 13:12
    Re:
    Ecat Mel, 12/06/2009 11.33:

    liberare i cieli... perché si vestano di scuro e voci piccole...

    mi commuovono questi versi, li ho sentiti come dar finalmente voce ad ogni piccola parte di noi, quella forse meno lucente, meno evidente, ma allo stesso modo vera e significativa e importante

    è una poesia che come molte tue ha il sapore dell'intima ricerca di quello che io definisco "l'immenso dentro" e forse è proprio questa la sua bellezza...




    Sai Mirella, io ho avuto sempre un ottimo rapporto col mio corpo e la mia mente che mi ha aiutato a definire quell'immenso dentro nei limiti che mi sono stati consentiti dalla divinità che contiene. Ho sempre pensato che sono i dettagli ed i particolari che fanno di un quadro un'opera d'arte!

    Ti ringrazio.


    Sebastiano


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    al_qantar
    Post: 828
    14/10/2009 13:13
    Re:
    filodiseta--, 17/06/2009 10.08:



    dove le parole diventano troppo importanti e le voci troppo grandi. e non c'è strada per verificare che davvero esista nella vicinaza, un miracolo che avviene da lontano. allora si liberano i cieli a voci più piccole, più comuni, di effetto diretto immediato, che non sottintendano desideri di riscontro.



    così la leggo [SM=g27985]

    ciao





    e leggi bene Daniela cara, leggi bene!!!