- a volte programmato in simulazione di fragilità
il corpo all'angolo oscilla pendolo tra la veggenza e il disarmo -
ciò che avviene ai confini
ama il rosso cangiante delle vette
e l'inchiostro del sangue alle guerre
la camicia imbrattata e la distanza
da un qualsiasi cielo alla tua retina
le bocche spalancate
- i morti camminano su acque -
le memorie per strade i fiori di grecale
da nord est - le scacchiere scarlatte
su possibili futuri in pilastri
sotto ponti e sorrisi di venere
ciò che avviene ai confini
è un prodigio affisso su architravi
immune alle asole di storia - ai suoni ruscelli
al taglio di luce scisso tra le ore e i secoli
come corni squillanti al ritorno dei bambini
- invisibili al nero -
a ricomporre il verbo -
[Modificato da Ecat Mel 29/06/2009 17:53]