Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Disordini

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    filodiseta--
    Post: 599
    06/07/2009 14:44







    Se vuoi tracciare il mio cuore
    traccialo di pietra color miele
    con vene leggere di pudore
    un incavo per le ceneri degli avi
    da soffiare nell’aria tutti i giorni
    fino ad un altro altare

    ci vorrebbe una fotografia
    rubata ai rimpianti che han legato i polsi
    con canape bagnate, sui bracieri
    fioretti appesi al nero
    di certi marmi ripescati a fiume

    Ci penseranno i sogni a dare lustro
    al disordine che mi si cuce addosso
    proprio quando vorrei assaggiare l’aria
    come uno stagno, un tempo fermo
    dove tutto cade e si rimette al vento

    Approderemo dunque, al bello di noi
    prima di morire? Secondo il ricordo perfetto
    e un’assenza da consumarsi altrove





    _______________________________
    Jai guru deva om
    Nothing's gonna change my world

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    Francesca Coppola
    Post: 1.036
    06/07/2009 15:10

    beh! ad esempio questa mi piacerebbe ascoltarla dalla tua voce, si tratta di una curiosità molto personale...
    mi piace moltissimo! c'è aria e peso, volontà e remissione, un risultato stimolante e altamente comunicativo!


    [SM=g28002] [SM=g27998]



    [Modificato da Francesca Coppola 06/07/2009 15:11]


    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com
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    filodiseta--
    Post: 600
    06/07/2009 15:19
    hai colto tutto di questa poesia: il bisogno di una voce.

    l'avevo pubblicata in sperimentale per questo. perché l'ho immaginata dettata da una voce, con un tipo di recitazione molto naturale, più simile a una lettura. come hai fatto tu con la tua che hai pubblicato, ma anche roberta, con la sua dialettale

    non so esattamente se riuscirei a dare la lettura e la tonalità di voce che ho immaginato... ma proverò. sìsìsìsììsìs


    proverò [SM=g7831]
    _______________________________
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    Maredinotte
    Post: 492
    06/07/2009 15:34
    attendiamo l'esperimento...

    basta che la leggi, senza per questo doverla "recitare" [SM=g27987]
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    'Skorpio'
    Post: 48
    06/07/2009 17:08
    C'è un verso che un poco mi stona (ma come ben sai ci sento poco [SM=g27988] ):

    un incavo per le ceneri degli avi

    cosa ne pensi senza l'"un"??

    E poi, ma questo è ancora più soggettivo, quindi solo domando, perchè non ci hai messo il punto alla fine perchè a me sembra un chiusura netta, definitiva ma come sempre l'autore ne sa sempre una più del lettore [SM=g27987]
    Il resto molto molto bello [SM=g7831]
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    filodiseta--
    Post: 611
    06/07/2009 17:40
    guarda che all'incavo per le ceneri degli avi, ci penso ogni volta e ho anche la versione senza articolo. è uno di quei versi sul quale sono tornata parecchio, incavo mi piace come parola, ma non dice esattamente quello che desidero. la parola giusta sarebbe "crepe"

    e crepe per le ceneri degli avi

    cheddici? forse lo avevo scartato per i suoni circostanti...


    sul punto finale: no, non ci ho nemmeno pensato. ho eliminato la punteggiatira a fine verso da molto tempo

    ma aspetta che rileggo


    mmmmmm no, non sono per il punto finale: l'altrove lo sento multiplo, quindi aperto




    [SM=g27985]
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    'Skorpio'
    Post: 51
    06/07/2009 18:14
    Re:
    filodiseta--, 06/07/2009 17.40:

    guarda che all'incavo per le ceneri degli avi, ci penso ogni volta e ho anche la versione senza articolo. è uno di quei versi sul quale sono tornata parecchio, incavo mi piace come parola, ma non dice esattamente quello che desidero. la parola giusta sarebbe "crepe"

    e crepe per le ceneri degli avi

    cheddici? forse lo avevo scartato per i suoni circostanti...


    sul punto finale: no, non ci ho nemmeno pensato. ho eliminato la punteggiatira a fine verso da molto tempo

    ma aspetta che rileggo


    mmmmmm no, non sono per il punto finale: l'altrove lo sento multiplo, quindi aperto
    [SM=g27985]


    Ahhaha allora il dubbio te l'ho fatto venire [SM=g27988] !!
    Il punto io comunque lo pensavo in relazione all'assenza, mi pare qualche cosa di più definitivo, l'altrove è un complemento, quindi ornamento...ma lo so che non ti piace la punteggiatura [SM=g27986]

    riguardo al verso io non metterei crepe,io farei

    incavo per le ceneri degli avi


    che non modifica più di tanto e lascia la struttura del decasillabo del verso precedente e seguente...è quella che fa stonare il tutto secondo me perchè così, con l'endecasillabo ha una diversa accentazione mentre da quel poco che so sono maggiormente compatibili novenari e decasillabi, con in fine il novenario(?) finale .... chiamiamola opzione simmetrica [SM=g27989]

    ..oppure spezzerei qualche verso sopra così nel mezzo del frastaglio un ritmo diverso si potrebbe non notare ed anche si potrebbe ampliare, anche se credo che al massimo regga un senario, il verso stesso.

    Boh [SM=g27994] prova tu ma io rimango per la cancellazione di "un"

    P.s. adesso provo a mettere mano sulla mia, grazie per i consigli [SM=g7831]
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    Ecat Mel
    Post: 116
    06/07/2009 22:51
    sai Daniela, l'ho riletta più volte perché, come altre tue poesie, questa in particolare, mi risuona, ci sono certi passaggi che trovo estremamente significativi per me...

    un incavo per le ceneri degli avi
    da soffiare nell’aria tutti i giorni
    fino ad un altro altare


    anch'io amo molto la parola "incavo", come calice mi risuona e prende la forma non solo di un contenitore antico, arcaico direi ma il suono stesso della parola si presta all'evocazione di qualcosa di misterioso e al contempo "protetto", da custodire..., così come le ceneri degli avi, da soffiare come semi di memorie, come soffioni capaci di germogliare e di perpetuare qualcosa che ha a che fare con l'amore, quello vero, capace di riprodursi in qualcosa di nuovo e diverso

    mi piace la sottile malinconia, il possibile rimpianto che scaturisce dal ricordo, dalla sua perfettibile perfezione, dal desiderio di verità e di bellezza che ci si cuce addosso, che rincorriamo e di cui non abbiamo coscienza di possedere già...

    un [SM=g28003]
    mire