Ecco, l’ultimo tassello,
tutto da rifare.
L’amore emarginato
non ha poetica,
solo i derelitti lo indossano
ogni giorno,
pezzenti del niente
aborti della vita!
Venduti per due soldi
al Dio consumo.
E tu,
che imbratti l’anima a parole
lo sai cos’è l’amore?
…l’arroganza di uno scalpo, incisa
nel sughero del cuore,
tra eroi che latrano rifiuti,
sulle ali a chiodo dei gabbiani
in quel vociare
intorno,
a quello che di inutile rimane.
Eppure,
la buccia non vale più dell’oro!
Di quale amore è inutile
setacciare i palmi?
Tra l’odio e il rifiuto,
tra l’assassinio e
la volgarità di una condanna,
tra il silenzio e l’ululato dello strazio,
in cima a palazzi di immondizia
ti ho crocifisso,
nido d’allodola
che inganni l’usignolo
e torni ad ogni primavera,
con la tua coda,
a tagliuzzare ciò che di buono
scartiamo da ogni cuore.
Mi siedo in cima
con le spalle al sole e
…non tesserò cornici
da disfare con l’ipocrisia del giorno,
preferisco la verità del buio,
è più dignitosa.
( omaggio al film di Tornatore “La sconosciuta” )