14/08/2009 17:26









Cosa direi della pazzia del mio essere basta
sulle dita a due che tagliano frangenti
e scricchiolii di coda alle matasse?

È tra me e la cima dell’esistere
il capriccio del vuoto
nonostante gli strabordi e
gli avventi sulla schiena nelle nostre notti,

nostre che oggi scorrono altrove
da me, ego di premesse
altrove da te che aspiri la mancanza
e l’essere uguale di una giuntura al bacio
per seguire seduzioni
all’ingoio degli scandali
anche ora che lasci attesa
dove le piene s’inoltrano nel dorso
e adduci sposti a volte premi
sul petto ormai disteso
a carezze in rovesci e sudori






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J'arrive bien sûr,j'arrive. N'ai je jamais rien fait d'autre qu'arriver