Come mi ritorni
nell’ultimo prosciugarsi d’agosto
in quel soave palindromo di labbra
che dischiude l’aprirsi della notte alla sua bella.
Sei volo di luce, silhouette
controluce et mon amour –je brûle pour toi-
in questa cascata d’astri che deflagra
sidereus nuncius
addossarsi costellazioni e cadenti desideri
fiammante alfa rossa in sosta all’incrocio tra i corpi
celesti e lampeggiare d’occhi e semafori, arancio prima
buio poi, infine condensa sopra i vetri
gocce lente, dita tremanti, ipnotico seno
un arco teso la carezza che si fa più decisa
sopra le vibrazioni, impatto col guard-rail
flettersi, flettermi a fil di lama sui respiri
filo d’erba calpestato, insidiato dal pettine del vento
eppure è un’altra te che mi studia ore dietro ai baci
ed ancora sperimento
dentro
il fingerci una nuova identità.
(dedicata)
[Modificato da 'Skorpio' 30/08/2009 16:49]