Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Sola

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    te_verde
    Post: 185
    02/11/2009 20:58
    Adesso mi siedo e guardo;
    guardo dove posso, senza indicazioni,
    dove il sole permette,
    senza stelle o lune di rimando
    senza l’amore che leva la pelle
    o favole di cappi e di masturbazioni
    che forgiano antidoti per l’uno o l’altro male

    mi siedo
    in grembo all’unica fotografia
    che mi ritrae

    sola

    posso tessere corde, mani, pensieri ingombranti
    e schiacciare l’unica voce che mi soccorre
    tra foglie marroni e chiazze variopinte
    di questo autunno foriero di pazzia
    e speranze

    marce

    prima ancora di nascere

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    elfo nero
    Post: 282
    03/11/2009 00:16
    Bellissima poesia, ottima lettura

    [SM=g28002]
    I let fall flowers of blood
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    al_qantar
    Post: 840
    03/11/2009 23:17
    Sai Sandra, io trovo la solitudine una condizione spesso gradevole, perché li sei il solo gestore dei tuoi pensieri e di quel poco che ti circonda. Però quando "favole di cappi e masturbazioni" rimangono il solo antidoto per i mali, allora li si è veramente soli senza nulla di gradevole, li c'è quella solitudine che ti fa serrare le mascelle fino al mal di testa, il labirinto da dove sembra non si può più uscire. Ed è molto triste!

    Ma al di là della tristezza, quella che ho letto è una molto bella poesia carica di quel pathos che coinvolge interamente.

    Un grande applauso

    Sebastiano
    [Modificato da al_qantar 03/11/2009 23:19]