27/12/2012 00:26


quello che sento è atomizzante
un attraversamento del nulla totale
aperto ai soffi del cuore, messi a conseguenza
con un ordine cronologico
una successione di giunture
che dipendono dalle manovre di un letto

quel letto lo sento come un serpente
che morde tutte le parti del corpo
senza distinzioni, mi attacca alle tempie
il freddo nucleare, la banda magnetica che
striscia sulla vita, sul momento inatteso

una finzione, l’interstizio
tra la laboriosità e il male, il peso equivoco
dei primi piatti, intervallati alla fame
come la spiga senza il chicco, la paglia
solitaria tra l’arsura della terra stesa
come una morte corporale



"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)