30/10/2015 14:49
sento molto questa tua. Il femminicidio come marchio triste di questo periodo in particolare. Scuote per qualche giorno le menti, poi tutto nel dimenticatoio fino all'ennesimo fatto di cronaca, arricchito di particolari morbosi e quel "si poteva evitare o prevedere" fa più male di un coltello. La poesia, quando riesce a fuoriuscire da noi universalizzando i concetti ma esprimendosi pur sempre attraverso il nostro occhio, ecco quando riesce a fare questo è poesia sociale,cocente, potente. Mi piace per il suo dire fluente avendo contenuti così "pesanti"...


"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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