02/02/2020 22:06
Re:
Carla.Aita, 01/02/2020 15.29:

Mio figlio allontanato da me dalle chiacchiere di un padre deficiente ed indegno di tale nome, perchè togliere un figlio ad una madre è indegno per ogni padre. Bastardo ad aeternum!
Ho collaborato certo, ma minimamente ed è facile prevalere su chi è il più fragile: come sparare sulla Croce Rossa.

Grazie Ros

(ho gli incubi... e di giorno, il tormento del pensiero. Sempre ad aeternum)



I sentimenti, siano essi di amore o di dolore, non possono non essere per la poesia quello che è il lievito-madre per il pane.
E quanto più sono elaborazione del proprio vissuto, tanto più la rendono credibile, perfino necessaria.
Ciò è diverso dal sentimentalismo, dalle frasi fatte, trite e scadute.
Come un solo schizzo di acqua marina può far sentire, del mare, tutta la vastità, la profondità, il profumo, la quiete e la tempesta, così la parola poetica lungamente sofferta, silenziosamente raccolta e accudita, può essere potente, entrare nella sensibilità e arricchirla.
Da ciò si evince che, se da un lato il dolore può far scrivere "divinamente" (come dicevo prima), dall'altro allarga lo spazio delle nostre riflessioni, costringe ad interrogarci e a interrogare, anche quando non c'è una risposta o sembra non esserci.
A me quella frase: "Ti rubarono alle mie tasche come portafogli al mercato" continua a girare dentro come una vite nel vivo della carne.
Solo che prima non sapevo esattamente il perché, ora so da quale urgenza ha preso voce.
E ti auguro con tutto il cuore che ogni cosa, ogni "tassello" vada al posto suo, al posto giusto.
Non demordere, ché le donne coraggiose alla lunga la vincono.

Un abbraccione.🧡





[Modificato da Versolibero 02/02/2020 22:10]


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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)