Ciao Michele,
saltellando tra le pagine ho trovato questa tua senza un commento; credo che meriti attenzione.
Non sono capace di tessere le note
bianche e nere di un piano
non so far vibrare d’incanto
le corde fantasiose di chitarre
nè impugnare l’arco di un violino.
Qui il soggetto che è lo stesso autore si pone su un piano di un accennato rammarico perché vorrebbe essere capace di affidare alla musica tutta la sfera dei suoi sentimenti. Molto bella la sinestesia dei versi iniziali, dove si fonde la sfera tattile di "tessere" con la sfera sensoriale uditiva delle "note", e ancora le note stesse si fondono con la sfera visiva, quindi sono le note ad essere bianche e nere in luogo dei tasti del piano.
Dovrai però correggere quel "
nè" con accento errato.
Mi chiedo sai se è musica
l’infinito che dentro me si spande
nell’alba che dipinge il mare.
Il secondo verso di questa strofa, si leggerebbe meglio se fosse:
l'infinito che dentro mi si espande. Espandere mi dà l'idea di qualcosa che si allarga progressivamente, mentre spandere mi dà la visione dello spargimento su una superficie.
È forse un dolce canto la quiete
che come passeggia tra alberi
maestosi e prati in fiore?
Qui il verso evidenziato non mi torna, forse manca "me" (
che come me passeggia); inoltre, sono un po' critica sulle espressioni "dolce canto" e "prati in fiore", a mio avviso troppo usati e sdolcinati. Delle immagini o delle espressioni più originali potrebbero fare la differenza pur con lo stesso significato. Ben venga la dolcezza in poesia, ma in misura parsimoniosa affinché non risulti stucchevole.
Per quanto riguarda l'ultima parte, lascerei perdere "la pagina di un libro che piano si riempie di speranze" ed anche "se come credo, tutto questo è vero" che mi risulta prosastico; preferirei maggiore sintesi lasciando unicamente le parti evidenziate.
Forse è Melodia il nome
di ogni cosa che riscopro nuova,
la pagina di un libro che piano
si riempie di speranze.
E se come credo,tutto questo è vero,
io
capisco meglio ciò che provi
mentre con un pianoforte
suoni la tua musica più bella
Nel complesso il mio giudizio è positivo ma un pochino più esigente.
Comunque bravo, ed è unica la delicatezza che contraddistingue il tuo approccio alla poesia perché sono delicati i sentimenti che esprimi, mai troppo coloriti.
Ciao.
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)