portava un cappellino rosso
un orsacchiotto tra le mani
e non ne ho mai saputo il nome
passava con la mamma
sorriso triste la chiamavo
rideva a nascondino
le labbra screpolate
qualche mese tra Le spine
ti graffiano anche quelle
occhi di sfuggita
binari ad uno scambio
sopra il linoleum
più freddo di novembre
a destra,la stanza dei giocattoli
qualche colore un arcobaleno
per camuffare un po’
mentre aspettava sergio
che lo accompagnava oltre la porta
con quel disegno strano
un vecchio, accanto a me
urlava sottovoce:
l'ingiustizia è ortica
che ti punge e gonfia
rabbia da bere in un boccone
che t’aggroppa in gola,
un occhio al cappellino
l’altro a una bestemmia
tanto dio non può sentirlo
portava un cappellino rosso
l’orsacchiotto tra le mani
un seme sotto al sasso
che cercava un po’ di sole
e non ne ho mai saputo il senso
[Modificato da garofano a. 25/07/2020 08:20]