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22/04/2012 01:20 | |
ricordiamoci di ieri per chiedere ancora, ricordiamoci
anche di quelle sere chiare come i seni della nuvola
dove si disegnavano diecimila canti e un suono soltanto
di quando un sogno si formava giù giù sotto le parole
vicino alle tante facce incollate alle cosce (giochi d’autore
per viziarsi di incolte innocenze non dichiarate
ricordiamoci in tutto questo silenzio
[Modificato da al_qantar 22/04/2012 01:20] |
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22/04/2012 16:04 | |
Ricordiamoci di quella stanza tutta nostra, di Fontana dell'Argan, di quei DUE come fiumi che si incontrano per poi, mescolarsi ribollendo fino al mare. Quel mare che "Si nun ce stess'o mare e tu, nun ce stesse manch'io"
la fonte d'un fiato a battezzare corda
dopo corda, onda libera al silenzio
ancora collo, la gengiva come un vagito
la carezza che scorre, fibra sulla guancia
vetusta appena, lenta all'apparente -taglio
che spegne il retro, l'anteprima della tela
vediamo se ricordi le citazioni...
[Modificato da fabella 22/04/2012 16:05] "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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22/04/2012 20:24 | |
le socchiuse ciminiere dietro gli occhi
decise bocche d’amianto e zavorre che ora volano
spinte sulle cime degli acquazzoni – il miele della serra
come diocesi suddivide l’ansia dei brillamenti corporali
ma è l’alba che infine decide i sogni – ali doloranti
di quegli angeli che custodiscono i custodi forse arabi
o forse uomini. e tu, mi chiami ancora carezza per nascondere
tutte le distanze dall’inedia del tempo che si muove appena
certo che ricordo le citazioni Fil0, credi sia facile scordare? Rivuoi il video di quei "due" oppure la possenza e la sensualità del fado?
[Modificato da al_qantar 22/04/2012 20:26] |
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23/04/2012 00:30 | |
ti chiamo ancora carezza, presa di neve annusata
ormai cenere, dalla punta dei rami alla terra recisa
una foglia che trema appesa alla zolla; le piumine
dei passeri impastano il lago, dove scavasti la
malta per fare la casa. cruda, come un sepolcro
e vuotate appena, le ossa per cominciare a volare
i video sìsìsìsìì "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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23/04/2012 21:28 | |
le domande incompiute tormentano i muri
nei transiti soppressi dal tempo e dichiarate ali le mani
vanno a toccare quei fiumi che slacciarono i ponti
.....................dimmi –ti chiedo- dimmi di noi
...................................che ti vivo nelle cose del giorno
...................................e cammino senza scarpe
...................................sulle tue parole
bruciano i ceppi e le carte brucia il mattino
sulle gemme sfacciate
non riesco ad inserire i video
[Modificato da al_qantar 23/04/2012 22:26] |
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24/04/2012 08:57 | |
dimmi quanto è lontana la parola, così
piccola da accartocciarsi ai muri
fino a comprenderli, larghi sui palmi
sfociati come parti da soffiare via
e quel ricordo di rose irriverenti, nude
dal grembo prendere quota attraverso
noi, camminando sulle cose del giorno
(hai ragione. avevo disabilitato la sezione. vado a provvedere) "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
| | | | Post: 1.235 | Amministratore forum | | OFFLINE |
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24/04/2012 09:07 | |
è già tutto abilitato. prova ad inserirli tramite codice, alla maniera antica, perché tramite il tasto video dà problemi (continuiamo a sussurrare)
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________ Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud) |
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24/04/2012 13:21 | |
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25/04/2012 10:33 | |
c’era una stanza in quell’unico Danubio
che ci scuoteva dai rosmarini al muro bambino
oltre il ghetto delle parole
sugli archi dei limoni e sulla bocca nuda
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25/04/2012 23:54 | |
nella stanza delle piccole felicità
ho mobili come isole ed un braciere al centro
gli occhi brillano di una luce inventata
aperti alle terrazze dei limoni, la dolcezza
dell’acqua fa il cristallino nuovo
i petali di rosa, le tue mani
a volare
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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27/04/2012 23:25 | |
l’ho visto navigando tra le virgole
quel porto di armadi e mantovane
con una madre al centro e mille gialli
sui davanzali
come i disegni degli scolaretti
ah odore di mani che cercano i colori
ah passato amore, mai passato amore mio
[Modificato da al_qantar 27/04/2012 23:26] |
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29/04/2012 10:01 | |
resto di una forma fragile
a questo amore rimasto sui muri
nella linea discontinua delle case
nel contorno delle mele
che riempio di rosso
gesso tremante come polpa
che si scompone in semi di rosario
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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29/04/2012 19:50 | |
Affascinata dal tuo poetare, trovo che in questa tua ci siano dei passaggi davvero superlativi che cercherò di studiare e fare miei.
Complimenti.
Laura______Raggio di Sole21. |
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02/05/2012 11:23 | |
me n'è venuta un'altra con un taglio un tantino diverso... LOL al_qantar, 27/04/2012 23.25:
l’ho visto navigando tra le virgole
quel porto di armadi e mantovane
con una madre al centro e mille gialli
sui davanzali
come i disegni degli scolaretti
ah odore di mani che cercano i colori
ah passato amore, mai passato amore mio
eppure rinascendo all'amore taciuto
quindi esatto, lento alla sorpresa
tesa ad una particella felice, che
sia camera azzurra, innalzamento
contrario di caduta, semplice
o composta, foglie sparse
al ramo che arriva dentro casa
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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15/05/2012 23:35 | |
saranno gli azzurri a confondere
cadute dagli specchi e non basta
la bella strofa di un cantore
per l'equilibrio del tacere
o la perfezione del tacere stesso
vorrei una mandria di sassi al mio comando
per mostrare l'infelicità racchiusa nel silenzio
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16/05/2012 14:30 | |
sarà il tradurmi in geroglifico minore
contro l’indole romantica che ogni sasso
chiama per nome, ché del suo stesso suono
il silenzio irriga i canali, le loro ingegnerie
restando il rosso maturo come un tramonto
nel riconoscermi, senza calligrafie
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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16/05/2012 15:18 | |
voglio metterti anche quella che avevo scritto sotto effetto puro di vento... sembra quasi che mi garbi di più
sarà il tradurmi geroglifico minore
contro l’indole romantica che ogni sasso
lo chiama per nome ché dal suo stesso nome sia
l’unico suono che schiude il silenzio
i canali, le loro ingegnerie
il resto rosso maturo come un tramonto
nel mio errare senza calligrafia
bohhhhhhhhhhh
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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