Canto dell'ubriaco

In questa notte che non si regge in piedi ( dondola )
come il randagio d'una bottiglia persa
senza chiedere ne' canto ne' venia - che il chiodo cade -

prendimi a schiaffi

Per i giorni senza nome
dei quali invoco - alle luci sganciate d'alba -
paternità
come disperato ancorarsi a legni
traditi dal vecchio sale di mare

Vedi cara, tu hai uno stile talmente personale e consapevole che ti rende inconfondibile. A questo bisogna arrivare, al di là del gusto che possa o meno incontrare il lettore. Credo che nella tua scrittura ci siano intatti coraggio e verità, non scalfibili dal desiderio di ricevere consensi (compatisci... è notte fonda)

fabella, 23/04/2012 01.19:

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Vedi cara, tu hai uno stile talmente personale e consapevole che ti rende inconfondibile. A questo bisogna arrivare, al di là del gusto che possa o meno incontrare il lettore. Credo che nella tua scrittura ci siano intatti coraggio e verità, non scalfibili dal desiderio di ricevere consensi (compatisci... è notte fonda)

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sono d'accordo, questo è un passo che ancora devo trovare, sto imparando però---

io ancora sto cercando...non so nemmeno io cosa sto cercando,quello che si chiama stile, ma non è la parola che descrive quello che voglio dire,certo è che scrivere è un'esigenza, mi fa star bene, mi sembra di riuscire ad ascoltarmi veramente solo così. Non è per nulla facile a volte. Per dirla alla mia maniera, cioè palidromicamente:

E MI DICO "VIVI", VOCI DI ME.

Vorrei dire che questo mi basta ma mentirei, perchè ultimamente voglio sempre di più evolvere la mia scrittura,e questo posto mi sta aiutando tanto, insieme alle letture che sto facendo , poeti fantastici che mi spingono sempre più alla sperimentazione, nel tentativo di trovare la nicchia dove accomodarmi.(chissà se esiste, forse no ma quanto è stimolante cercarla).

Scrivere. sostando sotto soffitti surreali. sillabando silenzi. stringendo scalanature.scendendo scale strette. se scrivo sparisco, sai?

scusa i giochi Carla...ma so che sorridi con me quando li faccio!

bellissime penne qui, sono incantata.

Tesoro, la poesia e' nelle nostre mani ed essere poliedrici lo trovo fantastico perche' scopriamo cose nuove di noi. Non ci sono regole: siamo noi e basta e poi...chi cavolo ti vorrebbe diversa da cio' che sei x cio' che scrivi?? Ma Bella tuuuuuuuuuuuu! Ci completiamo a vicenda. Bellissimo luogo per procedere, questo. Baciazzoooooo!

Strega ti vorrei suggerire di lasciar perdere di cercare quella "cosa" che chiamano stile. Con Daniela abbiamo a lungo parlato di questa cosa e siamo giunti ad una conclusione:
Nel momento in cui scrivi davvero quello che volevi dire avrai raggiunto un buon grado di consapevolezza poetica. Attraverso questa, il lettore, può notare la personalizzazione della parola. Es. Daniela o io non abbiamo né apparteniamo ad uno "stile", semplicemente siamo noi e, probabilmente, molti lettori ci riconoscono. Ora, c'è un video sul mio profilo fb (ma anche su quello di Daniela) di un duetto che abbiamo fatto qualche tempo fa, "Quel senso spaurito del miele". Mi piacerebbe che tu lo guardassi per vedere se riesci a capire quale parte del testo e sua e quale è mia. Io credo che ti sarà cosa facilissima perché c'è una personalizzazione nella scrittura portata da quella consapevolezza di cui ti parlavo prima. E' vero, come ha detto qualcuno, che l'artista vero non è mai soddisfatto, ma credo che questa cosa si riferisca a qualcos'altro e che dipenda dall'evoluzione della propria scrittura. Personalmente sono soddisfatto di come scrivo ma non di quello che scrivo. Penso, e descrivo il mio pensiero e, a detta di qualcuno lo faccio benino. Ma sono costantemente alla ricerca della "superpoesia", quella che ti scioglie o ti raggela, ecco.

A Carlotta vorrei dire: Amplia il tuo vocabolario, trova parole nuove ed imprevedibili cerca dentro di te concetti lontani dodicimilamiglia e poi prova a contrarli attraverso la metafora e sono sicuro che questo allargherà in maniera esponenziale la tua poetica che già, di per se, mi piace ed è sufficientemente completa ma, tesoro mio, non ti fermare alle rose, ci sono pure i nardi e le calendule.
Come dicevo ad Annastrega, è necessaria la consapevolezza poetica e tu ce l'hai. lo dice pure il capo!!!
La poesia è libertà e noi siamo liberi!

Bacio a tutti


S

si QUESTO LUOGO E' FANTASTICO...VADO A CERCARE IL VIDEO...BACIOTTI A TUTTI E PERDONATEMI L'ASSENZA..E LE MAISCOLE CHE MI SI E' BLOCCTA AL TASTIERA

Tra le pale di un mulino a vento
nella tempesta naufraga del Nord
come una ballerina - senza equilibrio -

feriscimi con l'acciaio

per i giorni non vissuti
che urlo nel sangue,
per le viscere tradite
invoco vendetta
alla bufera del Polo.

p.s. ci ho provato. Non ho letto i precedenti commenti per non farmi influenzare ma la poesia mi era piaciuta...

Tra le pale di un mulino a vento
nella tempesta naufraga del Nord
come una ballerina - senza equilibrio -

feriscimi con l'acciaio

per i giorni non vissuti
che urlo nel sangue,
per le viscere tradite
invoco vendetta
alla bufera del Polo.

scriviscrivi Raggio di Sole...noi siamo qui a leggerti!

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scriviscrivi Raggio di Sole...noi siamo qui a leggerti!

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e a mettervi le mani nei capelli. Io comunque voglio imparare e vi leggo silenziosamente dentro di me.

seeeeeeeeeeeeeeeeee....guarda che la poesia ( me l'hanno insegnato qui) ce l'abbiamo dentro, basta socchiudere la porta.

Beccata! Certo, sono io. Scrivo contemporaneamente su un altro forum: questo va detto per correttezza anche se era più o meno di dominio di molti.
Un abbraccio



Laura.

Qui tutti scriviamo anche in altri forum Raggio, compreso il capo ( e ri a te capo!)

Non ti creare nessun problema...

ma che stai a ri là

poi proprio in un posto dove scrivo, un tale mi ha detto che odia la parola LOL, come la scrivo io. quindi ho deciso che in quel luogo cambierò il mio nick in LOL


Riguardo al partecipare a più forum o altri luoghi di confronto, penso sia consigliabile, per allargare il confronto stesso alla scelta del posto in cui si percepisce di più la sincerità, del posto in cui ci si sente di più a casa.

Mi consenta di condividere il consenso contestuale al senso del " ciò che penso " di Basty.

Hahahahahaha!

Mi compatisco da sola: non sprecate comprensione per me...



Carla The terrible


PS: pure io commento senza leggere prima gli altri commenti. Grazie davvero per i versi posteggiati qua :-)