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Non morire tra le cosce del domani

Ultimo Aggiornamento: 16/05/2014 19:52
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18/04/2014 15:18
 
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Le ombre sono pigre nell'adagiarsi a fianco poichè
lo spazio si dimezza quando la forbice stringe le braccia e
a volte sono quelle di lama lunga che miracolano nello sminuzzare carta ma
temibili come falangi attigue

Pure ieri m'ha sfregiata -del sole- il disco




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18/04/2014 15:26
 
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Per me molto bella, come ti ho già detto, il tuo modo di scrivere ha sete di formule ed esperimenta...

[SM=x2823269]

sal@

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18/04/2014 15:38
 
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Bello essere letta, colta, sentita. Ora mi sento fiore. Grazie!

Carla
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18/04/2014 15:42
 
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tu hai occhi di cane e artigli di gatto quando scrivi
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18/04/2014 15:44
 
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Ho occhi verdi ma non mordo e nè graffio... [SM=g2829702] [SM=g2829702]
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18/04/2014 15:48
 
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Re:
Carla.Aita, 18/04/2014 15:18:




Le ombre sono pigre nell'adagiarsi a fianco poichè
lo spazio si dimezza quando la forbice stringe le braccia e
a volte sono quelle di lama lunga che miracolano nello sminuzzare carta ma
temibili come falangi attigue

Pure ieri m'ha sfregiata -del sole- il disco





Non mi convince fino in fondo. L'ho riletta più volte, ma non riesco a trovare il bandolo. Nel primo verso utilizzi un "poiché" che dovrebbe essere esplicativo del perché le ombre sono pigre nell'adagiarsi a (di) fianco, invece, purtroppo, le cose si complicano ed entra in gioco una forbice che dimezza lo spazio. Trovo di difficile applicazione anche solo una analogia od una allegoria a quanto espresso in questi versi iniziali. L’utilizzo del verso lungo, poi, non ne facilita la comprensione perché leggendola così come viene scritta ed “incapsulata”, nel penultimo verso si avverte una sospensione. Quel “ma” a fine verso farebbe presupporre la continuazione del verso successivo. Io lo eliminerei.
Per quanto riguarda la chiusa, a parte che i costrutti invertiti hanno un sapore troppo classico, (ma sono sempre considerazioni personali), mi sfugge il collegamento con tutto il resto. Sembrerebbero pensieri in libertà. Come un dialogo interiore con se stessi.

Se resta valida come esercizio di sperimentazione, non mi colpisce particolarmente per il contenuto "poetico".

Scusa, ma sono stato abituato alla schiettezza.
Lieto di leggerti ancora, perché ho visto che hai molto da dire.

@
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18/04/2014 16:12
 
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Spesso la poesia, i versi poetici si ritengono tali solo se stimolano notevoli capacità e velocità interpretative. Non è la mia fede. Sono periodi (logici) fortemente difficoltosi da farsi comprendere alla lettura ma sono legati da un filo sottile , forte e quasi invisibile come quello della canna da pesca. Grande metafora la mia: le lame della forbice sono così taglienti da fare tagli netti a pezzetti di carta ma diventano pericolose se le hai al tuo fianco e rischi di sfiorarle ritrovandoti ferita in maniera seria. Le ombre, il passato, il mio passato mi fa temere di essere ferita ancora e molto da un arnese da me conosciuto molto bene ma questo serve ed è efficace per eseguire determinati e determinati lavori. Non che debba fare scomparire o meno i tuoi dubbi (leciti eh) ma forse con una semi-prosa si ha una certa dimensione di che intendeva fare trasparire questo mio scritto(svelare non esiste per me in questo campo che ci sarà sempre qualche segreto dell'autore che tale resterà).
Mi fa piacere avere sollecitato attenzione e discussione. Grazie

Carla





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18/04/2014 17:20
 
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Sono sempre stato contrario a che l'autore traduca, a mo' di parafrasi, le sue emozioni ed il suo intendimento. Al contrario, io credo che la poesia debba permettere a chi legge di impregnarsi di quelle emozioni, farle sue e reinterpretarle con un proprio linguaggio (che poi dovrebbe essere figlio di un linguaggio più universale).
Ma per poter arrivare a questo scopo essa dovrebbe essere scevra da architetturismi di maniera, da costruzioni artefatte che (purtroppo) danno la sensazione di uno scrivere fine a se stesso. Traduco: se scrivo un testo elaborato, oserei dire "intellettualizzato", dal quale il lettore ha un senso di distacco (perché troppo lontano dalla sua sfera cognitiva ed immaginifica) qual è il senso della comunicazione poetica? E' come se uno scrittore riempisse un suo romanzo di concetti pseudo filosofici dei quali solo lui possiede la chiave di lettura. Che senso avrebbe?
Io leggo per il piacere di leggere di lasciarmi coinvolgere nella lettura, per il piacere che regalano certi versi quando ti accarezzano la pelle. Cosa ne sarebbe stato di Neruda (tanto per citare un Poeta che amo) se avesse scritto tautologie incomprensibili?

Tu dici: "Spesso la poesia, i versi poetici si ritengono tali solo se stimolano notevoli capacità e velocità interpretative."

Francamente mi cogli di sorpresa, io ho sempre pensato che la poesia fosse proprio questo.

Poi aggiungi: "Non è la mia fede. Sono periodi (logici) fortemente difficoltosi da farsi comprendere alla lettura ma sono legati da un filo sottile , forte e quasi invisibile come quello della canna da pesca. Grande metafora la mia..."

Ho sempre ritenuto che per far fare voli pindarici alla mente bastassero i trattati di filosofia. E' così complicata la vita, che pensavo uno degli scopi della poesia fosse quello di renderla più amabile.
Che tu utilizzassi metafore lo avevo capito perfino io. Ma, stando a quanto insegnavano al liceo ("La metafora non è totalmente arbitraria: in genere si basa sulla esistenza di un rapporto di somiglianza tra il termine di partenza e il termine metaforico") le metafore servono a far intuire il significato dell'argomento principale non a complicarne ulteriormente la sua comprensione.

Amo tutti coloro che, in questo forum, condividono il loro pensiero cercando la via per una maturazione personale, ma ho difficoltà a comprendere chi cerca di ergere un certo tipo di testualità, a mio avviso di difficile comprensione, al rango di poesia "superiore".

Ciò detto, è chiaro che la mia è una modesta interpretazione di una corrente di pensiero che non ha pretesa di essere la verità assoluta.
Ognuno di noi ha percorsi differenti, ma trovo non condivisibile e pericolosa l'idea secondo la quale l'evoluzione naturale della poesia sia l'incomprensibilità, l'ermeticità, l'incomunicabilità.

@

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19/04/2014 18:20
 
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Pazienza: la pensiamo diversamente. Fa lo stesso.

Ciao ciao

Carla [SM=x2823269]
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20/04/2014 00:30
 
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Ahahahah ed io che pensavo di avviare una discussione partecipata. Vabbè, la prossima volta risparmio tempo.
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20/04/2014 21:46
 
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ili@de, 20/04/2014 00:30:

Ahahahah ed io che pensavo di avviare una discussione partecipata. Vabbè, la prossima volta risparmio tempo.




Non mi sono allungata in discussioni perchè non sto bene per farlo. Anzi, sto proprio male. Brutta la risata e la tua risposta intera.


Ciao Filino e grazie delle parole che mi avevi detto.
Un saluto a tutti


Carla




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21/04/2014 10:30
 
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Re:
Carla.Aita, 20/04/2014 21:46:

ili@de, 20/04/2014 00:30:

Ahahahah ed io che pensavo di avviare una discussione partecipata. Vabbè, la prossima volta risparmio tempo.




Non mi sono allungata in discussioni perchè non sto bene per farlo. Anzi, sto proprio male. Brutta la risata e la tua risposta intera.


Ciao Filino e grazie delle parole che mi avevi detto.
Un saluto a tutti


Carla




Corre l’obbligo di un chiarimento.
La mia breve risposta non voleva essere una mancanza di rispetto verso di te, sono dispiaciuto che sia stata accolta come tale e me ne scuso. Non c’era sarcasmo o ironia, era solo una riflessione, che voleva essere spiritosa, fatta a voce alta.
Purtroppo, ancora una volta, il mezzo di comunicazione che usiamo in questi frangenti, unita alla scarsa conoscenza dell’altro, ha portato a questi fraintendimenti. Io per natura non sono molto propenso a commenti sui testi che leggo, lo faccio in casi eccezionali, quando qualcosa mi colpisce in positivo o in negativo. In quel caso non mi limito ad un “brava” “sentito” o giù di lì, ma mi piace approfondire leggermente il mio pensiero sul testo, che sia esso positivo o negativo. Talvolta questo mi porta a “scontri” con le persone che vorrebbero ricevere solo elogi. Ho capito subito che questo non era il tuo caso, e, per questo motivo, mi sono dilungato ulteriormente nel commento e nelle considerazioni successive, immaginando si aprisse una discussione allargata ad altri. Quando ho letto la tua risposta succinta, mi è sorta spontanea una risata che, nelle mie intenzioni non avrebbe dovuto essere “cattiva”, ed ho voluto esternarla, solo che come poi ho visto, le emozioni non sempre vengono recepite per quelle che sono realmente, ma questo non è colpa di nessuno, avrei dovuto, forse, inserire qualche faccina, probabilmente sarebbe servita allo scopo.
Mi duole che tu abbia dei problemi (mi pare di capire di salute) e ti auguro che possano risolversi presto nel migliore dei modi.
Con simpatia

@

[Modificato da ili@de 21/04/2014 10:32]
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23/04/2014 08:18
 
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Re:
Carla.Aita, 20/04/2014 21:46:



Ciao Filino e grazie delle parole che mi avevi detto.





Sai benissimo che questa è a casa tua. Ognuno di noi è qui anche per l'altro, seppure i percorsi di conoscenza possano rivelarsi (più o meno) tortuosi.

Sai anche che ci sono, per accogliere i tuoi sfoghi nei momenti difficili come quello che stai vivendo. Per qualunque cosa, compresa quella di contribuire a ritrovati pienamente nella tua poesia.

ti abbracciazzo e ti baciazzio (da chi ho copiato l'espressione del baciazzio... non so) [SM=g8139]


[SM=g2843107]



"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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23/04/2014 19:03
 
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ili@de, spesso sono stati gli altri ad essere preda dei miei messaggi non chiari. Vedi, non si colgono per scritto le espressioni del volto, le onde della voce e senza questi è facilissimo fraintendere. Si, riguardo le faccine ho imparato a pensarla come dici tu molto tempo fa: devono sostituire ciò che da carrattere ad una frase e non sono solo dei...misererrimi smile :-). Siamo qua anche per conoscerci come persone ed il nostro stato d'animo spesso influenza commenti, domande e risposte. Quelle ricevute, quelle fatte ...insomma, siamo brave persone schiave delle problematiche che la vita gentilmente ed amorevolmente ci offre [SM=g10324]

Un salutone sincero a tutti al di là di tutto.

Carla







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23/04/2014 19:05
 
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( ah, baciazzo arriva da al-quantar, Sebastiano A. Patanè Ferro. E pure Lazharus mio grande dolce amico e maestro )



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16/05/2014 18:25
 
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Incuriosito, ne ho lette diverse delle tue.
Devo dire che a pelle mi piace il tuo stile.
Che trovo vagamente "beat" nella struttura dei versi,
ma molto più "ermetico", quasi "dickensiano", nella sostanza.
[SM=g8335]
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16/05/2014 19:52
 
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Grazie dell'atenzione, Notturno [SM=g8139] . Io non sono una persona colta ma mi ritengo intelligentina. Mi spiace spesso e assai non potere sapere molte cose che avrei potuto apprendere andando avanti negli studi ed invece mi ritrovo con una licenza media inferiore della quale, però, vado molto iera. Vado in Francia e so cavarmela con la comunicazione, so di dare l'idea di avere più alti titoli di studio (seppur minimi) rispetto a quelli che ho vista la mia capacità di ragionare e di interagire con ogni tipo di persona qualsiasi età abbia. Questo mi aiuta ad apprezzarmi, cosa rara in passato. Dico queste cose perchè se si conosce la persona che sta dietro all'autore si possono capire anche meglio i suoi pezzi.
ili@de, ho riletto con calma ed attenzione il to post e quindi il tuo pensiero e posso dire di averti capito molto meglio di prima. Bisogna commentarsi a vicenda e di questo ne ho la piena certezza e se in un momento particolare della vita non si riesce ad accettare un confronto non importa: esistono giorni o mesi successivi nei quali la lettura si presta ad essere ridimensionata e meditata. No, hai ragione, non è l'essere illeggibili che ci può fare guadagnare punti a favore ma se tu conoscessi la mia lunga strada capiresti un pò di più il mio cammino poi, detto questo, tutte le opinioni e convinzioni sono del tutto rispettabili. Grazie, grazie...grazie e basta no?

Baciazziiiiiiiii [SM=g2829700]






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