vorrei spogliarmi di voi

della cecità con cui rimestate
la terra, il recinto di paura
i fuochi spenti, le cuciture strette

vorrei spogliarmi di voi
delle vostre opinioni tre per due
la miseria sbandierata in questa gara
tra vinti quando buttate il pane di ieri
e lasciate alla muffa quattro pomodori
in fondo al frigo

vorrei spogliarmi di voi
e di voi spogliare i figli
mentre davanti alla scuola ascolto
tranciare le vesti a un bambino
venuto dall'altra parte del mondo

annamaria.giannini, 28/10/2015 09:35:

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della cecità con cui si rimesta
la terra, il recinto di paura
i fuochi spenti, le cuciture strette

vorrei spogliarmi di voi, delle opinioni
la miseria sbandierata in questa gara
tra i vinti quando buttano il pane di ieri
e lasciano alla muffa quattro pomodori
in fondo al frigorifero

vorrei spogliarmi di voi
e di voi spogliare i figli
mentre davanti alla scuola ascolto
tranciare le vesti ad un bambino
venuto dall'altra parte del mondo

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quel vorrei spogliarmi di voi, rende personale già tutto il contesto. ho dato un'aggiustata per rendere neutro il resto. vedi tu, se ti può servire

fabella, 30/10/2015 09:32:

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quel vorrei spogliarmi di voi, rende personale già tutto il contesto. ho dato un'aggiustata per rendere neutro il resto. vedi tu, se ti può servire

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e mi può servire si, avevo più volte messo e cancellato frigorifero: mi hai tolto i dubbi e mi piace la versione spersonalizzata, ora ci alvoro e posto la definitiva.

annamaria.giannini, 28/10/2015 09:35:

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i fuochi spenti, le cuciture strette

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ragiona anche su quei due aggettivi di grado positivo e consecutivi che rendono statico il verso. pensa magari ci superlativizzarne uno, che prenda poi un po' tutto, in generale. incisivo ed efficacissimo in lettura.

lo sai che se fosse la mia, la risolverei così. ma tu cambia, se no sarebbe la mia. LOL scherzo!!! puoi fare ciò che vuoi dei miei punti di vista

della cecità con cui rimestate
la terra, il recinto di paura
i fuochi spenti, le cuciture

strettissime

vorrei spogliarmi di voi
delle vostre opinioni [...]



ma per lo più, riguardati e curati

beh, Annamaria cara, qui ti sei superata, D'accordo con quanto suggerito da fabella, io non posso non soffermarmi sul testo, nell'attuale consumismo dilagante, il falso allarmismo, gli occhi puntati al proprio recinto e così emarginiamo,ignoriamo, facciamo male ed è solo un ciclo continuo.

letto tutto, e devo dire che a me, in questo caso, strettissime non piace, e meno che mai isolato: avrebbe un rilievo che non mi sembra giustificato in relazione al resto; e devo dire anche che, se ho capito bene il motivo, Annamaria, con l'incipit vorrebbe dare massima rilevanza alla cecità, ma a me risulta distraente, a meno che non si consideri primo verso il titolo.

Per me, sarebbe molto più incisiva dividerla in due parti dando subito massima rilevanza alla verbalizzazione del duplice desiderio della scrivente:
- vorrei spogliarmi di voi, della cecità ...
- vorrei spogliare di voi i vostri figli ...

non necessario per me specificare "in frigo" e toglierei del tutto "delle vostre opinioni tre per due" (in realtà non ti spogli delle loro opinioni, non avendole (credo) mai indossate; quindi, in definitiva, massima economia dei versi = massima incisività in questo tipo di poesia sul sociale:


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vorrei spogliarmi di voi, della cecità con cui
rimestate la terra, il recinto di paura, i fuochi
spenti, le cuciture strette, la miseria
sbandierata in questa gara tra vinti
quando buttate il pane di ieri
e lasciate alla muffa quattro pomodori

vorrei spogliare di voi i vostri figli
mentre davanti alla scuola ascolto
tranciare le vesti a un bambino
venuto dall'altra parte del mondo

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P.S.
[recinto/spenti/vinti
paura/cuciture/gara/ieri/pomodori
spogliare/tranciare
sbandierata/buttate/lasciate/venuto
pane/bambino
davanti/mondo:

consonanze, assonanze e rime nascoste sul filo della musicalità
come piace a me]

Piaciuto tanto anche (e soprattutto)il messaggio, l'intento di 'salvare i figli'.

Versolibero, 30/10/2015 19:52:

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non necessario per me specificare "in frigo" e toglierei del tutto "delle vostre opinioni tre per due" (in realtà non ti spogli delle loro opinioni, non avendole (credo) mai indossate; quindi, in definitiva, massima economia dei versi = massima incisività in questo tipo di poesia sul sociale:

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sullo strettissime sono anche d'accordo. la soluzione era personalissima, credo di averlo specificato.

sul frigorifero meno. apprezzo molto l'inserimento di termini facenti parte della vita quotidiana, nella poesia in genere. figuriamosi in quella che parla alle piazze. è come metterci dentro la vita di ciascuno di loro. tra l'altro, ieri ascoltavo in radio delle canzoni di bob dylan, tradotte da de gregori. e venivano proprio approfonditi questi inserimenti.

per il resto sono felicissima del confronto a tre. Annamaria sa quanto io lo abbia sempre auspicato, proprio per dare un'alternativa più ampia ai miei punti di vista. in dietro ne ho scritto parecchie volte
grazie a te, Rosanna

anche a me piace l'inserimento di termini propri del quotidiano, ma la motivazione (non vincolante, solo una mia preferenza) è che che sta parola frigo l'ho trovata spesso, la sento abusata e poi è il suono che non mi è mai piaciuto, ma queste sono semplici sensazioni e di poco conto, quando dico che non mi sembra indispensaile è perché il concetto fondamentale mi sembbra sia la muffa ai pomodori (che possono essere in frigorifero ma anche in un cesto) dimenticati lì come segno dell'abbondanza (anche se ci lamentiamo sempre) e quindi dello spreco mentre altri più sfortunati vanno a cercare il cibo nella spazzatura.

forse hai ragione. sììsìsìs, abusatissimo

fil0diseta, 18/10/2007 08:39:

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vecchio sonetto eroticomico caudato, riadattato ABAB ABAB CDC DCD EE



Dalla doccia bollente al frigorifero

Ma guarda te, ch’hai fatto, l’hai ustionato!
Ner tubbo de la schiuma ch’era pieno
de acqua carda, carda, lo hai infilato
E mo’? Ce tocca de stappallo. Armeno

ce n’annamo in cucina, par sensato
a curallo, veloci comme er treno
che co’ un poco de fresco sia alleviato
e tutto sto calor senta de meno

Per queste urgenze er frigo pare er loco
Estremo! Guarda, er vaso de nutella
Chissà che serva a spegnerte ‘sto foco!

Adesso l’acquolina, pure quella…
me vien quasi de unì l’utile ar gioco
e lassà che la lingua s’appennella


a lo strato de questa crema scura
…E ch’er pennello c’abbia la sua cura!

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so' pazza, sempre detto che so' pazza

adesso Annamaria mi aggiusterà di romanesco ri

annamaria.giannini, 28/10/2015 09:35:

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e lasciate alla muffa quattro pomodori
magari in fondo al frigorifero

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comunque per la mia tesi, darei al verso ancor più familiarità. ciòè, che per lasciarli marcire in frigorifero, ce ne vuole di trascuratezza in più. lol

a proposito del confronto a più voci: io credo molto in questo tipo di interazione, spesso ho sentito dire: "ma io non sono capace di fare un commento analitico ecc. ecc." ma secondo me basta voncere la pigrizia e cercare di entrare nei versi.
Questo agevola anche la coprensione del contenuto, oltre a osservare la forma, a volte si legge una poesia godibile ma solo quando entri fra le righe la puoi gustare a fondo e scoprire significati che a una prima lettura non erano subito palesi, quindi il commento arricchisce chi scrive e chi legge; poi tutto è opinabile, si sa, ma come diceva il grande Gaber, La Libertà è Partecipazione

fabella, 31/10/2015 09:14:

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forse hai ragione. sììsìsìs, abusatissimo

so' pazza, sempre detto che so' pazza

adesso Annamaria mi aggiusterà di romanesco ri

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ma vedi, qua nemmeno l'avrei visto er frigo, ...potenza della metriha

Signore belle, una parola sola: GRAZIE! Questo è quello ch cerco qui e sono sicura che da questa conversazione nascerà la mi versione definitiva. Sono del parere che questo genere di conversazioni aperte, oneste, sentite siano lo strumento per crescere, uno strumento a nostra completa disposizione che altro non richiede che la voglia di mettersi in gioco e la consapevolezza di come la poesia muta e cresce e si dilata e stringe proprio nel confronto.

Appena questa fastidiosa influenza mi restituirà lucidità lavorerò sui vostri commenti e sul mio testo:

una cosa sola Versolibero: purtroppo e dico purtroppo il verso delle opinioni dalle quali mi vorrei spogliare è perchè troppo spesso me le sono sentite buttate addosso come vecchie coperte, al mare dall'ombrellone vicino, al supermercato, davanti, appunto, alla scuola, con tutti i bimbi che ascoltavano e non volendo me ne sono sentita vestita, a volte reagendo, altre tacendo ed è lì che mi sento colpevole, sempre


un episodio durante il quale non sono stata zitta:
fila all'Eurospin, interminabile. Carrelli pieni davanti e dietro, Mitra e laica in macchina, una certa fretta. Caldo assurdo, nella testa ronzava la sentenza di Firenze che aveva assolto il giorno prima sei ragazzi per stupro ( da qui nasce il format #iosonostuprabile portato in tutta Italia.)
Due signore dietro, distinte, la mia età circa:

"ehh certo, e menomale che gli hanno assolti, ci pensi che sollievo quelle famiglie?"

allungo l'orecchio, non tanto perchè gridavano e non solo io guardavo perplessa

" ah si, e che ci dobbiamo fare a quei ragazzi se queste vanno in gior vestite come mignotte!

" eh io c'ho due figli mAschi, mica pretenderanno che glielo tagli il pisello, se vengono provocati è normale..."

CONTO DI VOMITO, MA STAVOLTA MI RIFIUTO DI VOMITARMI DENTRO:

Alzo al voce:

Signori, per favore possiamo far passare le signore avanti, che se continuano a parlare mi sa che gli metto le mani addosso.
Qui stiamo buttando nel cesso anni di lotte in poche frasi, per favore, fatele passare"

la fila miracolosamente si apre, una sta per ribadire poi mi guarda e guarda i lampi che mi escono dagli occhi. Passano avanti pagano e se ne vanno. La gente mormora e mi lancia sguardi di solidarietà- Ma altre volte no, non dico nulla ai " mandiamoli a casa loro" " Ci rubano il lavoro" e altre facezie. Ed è lì che mi sento sporca, vestita di opinioni che rigetto.

letto tutto, quindi ok, ora mi fa senso anche il tre per due

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nella testa ronzava la sentenza di Firenze che aveva assolto il giorno prima sei ragazzi per stupro ( da qui nasce il format #iosonostuprabile portato in tutta Italia.)
Due signore dietro, distinte, la mia età circa:

" ah si, e che ci dobbiamo fare a quei ragazzi se queste vanno in giro vestite come mignotte!"

" eh io c'ho due figli mAschi, mica pretenderanno che glielo tagli il pisello, se vengono provocati è normale..."
[...]

"Qui stiamo buttando nel cesso anni di lotte in poche frasi......"

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Che certe madri siano la rovina dei figli, è assicurato.
Poverini, i loro gioielli... sai, non possono mica essere stoici, col loro fior di pisello




Se mi capitasse di ascoltare delle bastardaggini del genere risponderei:


- Ah, sì? proprio come il mio cane! Sa', se alle cagne mettessero la cintura di castità, non le assalirebbe!
Ma signora, mi dica, anche suo figlio è quadrupede??? -



Magari diglielo, se ti capita ancora una volta