Cosa potrà valere questa cornice col mio incarnato dentro
il mio essere uomo, donna o un legame di orchestre
che ricompone gli odori dell’infanzia
la pelle di mia madre
il fiato è pronto alla sorpresa mentre passa nel cielo
un volo amaranto che farà scalo nel lago
presagio di amori coricati sugli approdi del sale
Se guardo in alto, mi sento mancare.
Torno fra le sponde di un letto piccolissimo, da dove vedo il mondo
isola, preghiera, colore a macchie, muschio e terraferma
o una marea, che arrotonda lame di bottiglia
di vita in vita
La schiena di traverso, la pelle (una parete) e le unghie
non bastano a scavare una vicinanza che elude
il voler amare.
[Modificato da fil0diseta 07/11/2015 01:57]