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Questo mondo, tutto il mondo mi attraversa

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2015 13:02
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22/11/2015 17:14
 
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@Mi piace molto questa parte perchè hai saputo centrare uno degli aspetti fondamentali che ci dividono dagli specialisti del fanatismo e dai loro fomentatori. Gli stati di diritto,le nostre libertà, le conquiste di civiltà, come la parità uomo donna nessuno le ha regalate. Ci sono voluti secoli di lotte e molte rivoluzioni per sottrarle alle forze che anche in occidente operavano per l'oscurantismo.
E' dunque un bene prezioso che fa la differenza e per cui val la pena lottare e credere, anche in un'epoca in cui si è perso il senso di molte cose.
ciao franco



Ciao Franco,
ottima la tua definizione di "specialisti del fanatismo".
Il discorso, come dicevamo fra noi l'altro giorno, è complesso, molto più di quel che possa sembrare agli uomini di buona volontà che predicano l'integrazione che poi parla parla non ho capito per integrazione cosa intendano.
Ci sono secoli di "credi" diversi e quindi di usanze che non si riescono ad amalgamare e che ci diversificano; è già tanto difficile capirsi e condividersi inter nos anche se per cultura e per valori religiosi o laici siamo cresciuti nello stesso tessuto sociale, economico, culturale, per cui quando sento parlare di "islam moderato", io non posso non chiedermi: ma il Corano è uno solo? Ha la stessa interpretazione per tutti? E se c'è un problema di interpretazione dello stesso, quanta differenza può fare l'Iman nel trasmettere questo o quell'altro significato? E non sono le differenze di interpretazione a scindere l'islam moderato da quello degli jiahdisti che invocano Allah per giustificare gli atti terroristici?
Ma tornando all'integrazione e all'Islam moderato, io mi domando: la donna, la ragazza che va all'università e porta il velo, è veramente una donna libera e considerata in tutto e per tutto uguale all'uomo dalla sua religione?
Per me la risposta è no.
Pur cercando di fare autocritica ai nostri vizi e ai nostri mali, un conto sono gli eccessi occidentali come il deprecabile consumismo e l'aver anteposto l'avere all'essere a discapito di chi non ha nulla, un altro conto è il pregiudizio e l'integralismo - anche se non violento, nel senso di non terroristico - che considera il corpo della donna come fonte di tentazione e di peccato e che la obbliga o induce a coprirsi con il velo, cosa che per me è una deprecabile forma di limitazione di libertà e di discriminazione verso la donna, e non c'è Dio o Allah o Maoetto o chi altro a giustificare una qualsiasi forma di discriminazione e di limitazione all'autodeterminazione della donna come dell'uomo in qualunque latitudine della terra; laddove vi sia discriminazione e limitazione della libertà e della dignità della persona, io combatterò sempre, e combatterò sempre gli effetti nefasti dell'indottrinamento; allora come posso accettare ciò contro cui lotto?
E non si tratta di una forma di superiorità ma un fatto di consapevolezza: sono recenti i tempi in cui le donne qui da noi (specialmente al sud) non erano ammesse nelle nostre chiese cattoliche se non col velo in testa e mai a maniche corte; poi abbiamo tanto ragionato e discusso per far cadere certi pregiudizi che erano limitazioni assurde a questa ed altre libertà della donna, e ora mi sento dire da destra e da sinistra che siamo una civiltà multiculturale... come se l'islam moderato, solo perché non terroristico, fosse all'avanguardia, invece che una religione inventata per sottomettere le donne mutilandole di qualcosa che è parte integrante della femminilità e della libertà di essere umano?
Forse il problema è mio che sono allergica all'indottrinamento religioso perché continuo a pensare che le religioni sono l'oppio dei popoli. Tutte. E alcune anche di più. Per me la religiosità e la fede sono un fatto intimo e personale, non ha bisogno dell'apparato ecclesiastico, ciò vale anche per il cattolicesimo, ma purtroppo io mi fermo a Cristo e più in là non vado perché i dogmi non fanno per me.
Tuttavia il rispetto per chi la pensa diversamente da me non sarò io a mancarlo; però non ammetto che sia l'ospite a dettare legge pertanto non ammetto che si debba essere noi a togliere il crocifisso o a rinunciare ad altre manifestazioni del cristianesimo, dico: attenzione a non rovesciare la clessidra laddove l'equilibrio è precario.




[Modificato da Versolibero 22/11/2015 17:22]


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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)
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