Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Maria Grazia Calandrone

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2016 09:45
Email Scheda Utente
Post: 51
OFFLINE
04/12/2015 22:15
 
Quota

– acconsente


vista frontale della cavalla: bruna, lucida, vigile. porta
il calco triangolare di un tallone
bianco al sommo del capo: uno schizzo lunare.

la bestia è nitida come la luna:
il rilievo del muso, la struttura
dei pettorali, la conca forte
dei lombi. una forma alla piena potenza, nera
in fondo alla strada del quartiere: ispeziona
l’erba, gli stenti cespi
di malva ai piedi del muretto
che asseconda la minima radura.

ruota, scalcia, s’impenna, posa a terra
le zampe anteriori, per slanciarsi al galoppo.
ricomincia, in maniera sintetica.
io mi volto, le giro le spalle. lei potrebbe
travolgermi, piuttosto
oltrepassarmi. cambiare direzione.
oh, lei non tradirà.

la sento scalpitare: imbizzarrita, incerta. sento la polvere strappata al suolo
dagli zoccoli, le scintille dei ferri
battuti sull’asfalto e l’aspersione di un sudore bianco come incenso.
l’animale è improvviso e improvvisa
la calma

con la quale si affianca
alla mia destra. sbuffando
prende il mio passo umano: per un tratto
camminiamo in silenzio. poi
allungo la mano, per sfiorare
la piramide muscolare
della sua guancia sotto l’occhio. caldo
del manto sotto le dita: corto, morbido, in pace.

giro la mia irrisoria testa umana e guardo da vicino
il suo occhio sinistro: nero,
rotondo e folle di dolcezza.

l’intero fianco della bestia cede,
piega le zampe
anteriori per lasciarmi salire
sul nudo della groppa: corpo
a corpo, senza sella. ecco
l’incastro:
lo strumento, la cosa. ecco la cosa fatta per andare.


Anche questa è molto bella. Leggendola si ha la sensazione di qualcosa che si trasforma in umano via via che si avvicina alla voce parlante.
Così: prima la distanza, poi la vicinanza, infine l’ incastro. La cavalla come metafora dell’incompiutezza?
C’è qualcosa però che sfugge alla metafora. la cavalla c’e’ e non può che essere.
L’unico riferimento al luogo è giocato in un passaggio (tra l'altro la malva è una delle mie piante preferite ed una delle più citate nelle cose che scrivo), poi riempie la scena, tutta, in un crescendo prospettico che trasforma un punto in un globo di muscoli, bellezza e sapienza che raggiunge, si affianca, cede acconsente.
Non c’è dominio, solo rispetto l’uno dell’altro, comunione in un unico corpo che adesso è sulla scena e rimane intatto, indistinguibile nell’attenzione.
Solo la sensibilità è dilatata, all’occhio umano si sostituisce quello rotondo e folle di dolcezza. Si è se stessi e qualcosa d’altro che conosce la calma e l’improvviso, il modo giusto di affiancarsi ad un essere umano e farlo salire in groppa, facendosi cosa per andare nel mondo e non tradire mai.

ciao franco
[Modificato da cripaf 04/12/2015 22:15]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:26. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com