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12/02/2016 13:04 | |
Ero al mio secondo sonetto, perciò sappiate che fa rima con imperfetto. Per il video ringrazio ancora la generosa Chicca (se mi legge) che a suo tempo si adoperò a realizzarlo con sue foto e disegni.
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Nel senso delle rose
Ed è racchiusa nel senso delle rose
quell’esistenza che non puoi sfogliare
profonda e mai palese, o nelle cose
che pure tocchi e credi di vagliare
ma sempre sfugge se le mani, oziose,
ai fili d’infinito da intrecciare
appiccano un incendio e poi, dolose,
prosciugano sorgenti e infine il mare
Eppure non si arenano le vele
se l’uomo in controcanto solitario
per sempre a un credo resterà fedele
pur tra i marosi e il vento più contrario:
tracciando il suo dolore su una stele,
facendo della forza il suo santuario
R.
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF) |
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14/02/2016 09:11 | |
Versolibero, 12/02/2016 13:04:
Ero al mio secondo sonetto, perciò sappiate che fa rima con imperfetto. Per il video ringrazio ancora la generosa Chicca (se mi legge) che a suo tempo si adoperò a realizzarlo con sue foto e disegni.
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Nel senso delle rose
Ed è racchiusa nel senso delle rose
quell’esistenza che non puoi sfogliare
profonda e mai palese, o nelle cose
che pure tocchi e credi di vagliare
ma sempre sfugge se le mani, oziose,
ai fili d’infinito da intrecciare
appiccano un incendio e poi, dolose,
prosciugano sorgenti e infine il mare
Eppure non si arenano le vele
se l’uomo in controcanto solitario
per sempre a un credo resterà fedele
pur tra i marosi e il vento più contrario:
tracciando il suo dolore su una stele,
facendo della forza il suo santuario
R.
anche questa come quella di Viola non la sento forzata.Ti confesso però che dopo averne lette due di seguito non mi vien voglia di leggerne una terza. Anche qui c'è maestria nel costruire i versi e renderli dolci e piacevoli per la loro musicalità. Ma il mio orecchio preferisce il concerto piacevolissimo del mattino dove la voce del vento sulle persiane si mescola a quello della gazza in difficoltà con un gatto e a quella dei colombi sempre uguale. se poi c'è un pettirosso o un cardellino fuori di testa a far da violinista, tanto più bello. Senza ordine ma immensamente gradevole anche con la voce di qualcuno che parla dell'Afganistan in televisione e quella mia che risponde alla chiamata di un familiare nella casa.
Ahh l' orchidea fanciulla ha cominciato a stendere il fiore nella mia veranda.
Adesso è solo un germoglio, ci metterà un mese per sfoderare la bellezza del suo rosa carne (forse). Anche lei contribuisce al concerto, ma il suo vagito è quasi impercettibile. Confuso con il resto del giorno . Io cerco di ascoltarlo con l'orecchio di un moscerino che da giorni impazza sulle sue foglie ma inutilmente. lui sì che dà un tono di furore rosso alla giornata. Quella invece ha i suoi tempi per preparare le pasture dei desideri e dei riti magici della fertilità e non sa che farsene di un tipo così. C'est la vie e del moscerino rimarrà solo traccia nella mia testa del suo passaggio sul fuoco della fecondità.
Ecco, tanto per intenderci.
Abbraccio
ciao franco
[Modificato da cripaf 14/02/2016 09:17] |
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14/02/2016 09:36 | |
Versolibero, 12/02/2016 13:04:
Ero al mio secondo sonetto, perciò sappiate che fa rima con imperfetto. Per il video ringrazio ancora la generosa Chicca (se mi legge) che a suo tempo si adoperò a realizzarlo con sue foto e disegni.
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Nel senso delle rose
Ed è racchiusa nel senso delle rose
quell’esistenza che non puoi sfogliare
profonda e mai palese, o nelle cose
che pure tocchi e credi di vagliare
ma sempre sfugge se le mani, oziose,
ai fili d’infinito da intrecciare
appiccano un incendio e poi, dolose,
prosciugano sorgenti e infine il mare
Eppure non si arenano le vele
se l’uomo in controcanto solitario
per sempre a un credo resterà fedele
pur tra i marosi e il vento più contrario:
tracciando il suo dolore su una stele,
facendo della forza il suo santuario
R.
indubbiamente mia cara Ros intensa e mistica e profondamente un atto di fede, chissà perché mi domando in contraltare , ci trovo anche un poco o un pizzico di passione per un amato o amata, e che sarà mai una mia visione o impressione, ma quelle mani che prosciugano anche un mare mi sembrano le mie che hanno inaridito anche i pozzi nel deserto con la fregola di scavare...sciaoooo bella joiaaaaa
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16/02/2016 18:40 | |
cripaf, 14/02/2016 09:11:
anche questa come quella di Viola non la sento forzata.Ti confesso però che dopo averne lette due di seguito non mi vien voglia di leggerne una terza. Anche qui c'è maestria nel costruire i versi e renderli dolci e piacevoli per la loro musicalità. Ma il mio orecchio preferisce il concerto piacevolissimo del mattino dove la voce del vento sulle persiane si mescola a quello della gazza in difficoltà con un gatto e a quella dei colombi sempre uguale. se poi c'è un pettirosso o un cardellino fuori di testa a far da violinista, tanto più bello. Senza ordine ma immensamente gradevole anche con la voce di qualcuno che parla dell'Afganistan in televisione e quella mia che risponde alla chiamata di un familiare nella casa.
Ahh l' orchidea fanciulla ha cominciato a stendere il fiore nella mia veranda.
Adesso è solo un germoglio, ci metterà un mese per sfoderare la bellezza del suo rosa carne (forse). Anche lei contribuisce al concerto, ma il suo vagito è quasi impercettibile. Confuso con il resto del giorno . Io cerco di ascoltarlo con l'orecchio di un moscerino che da giorni impazza sulle sue foglie ma inutilmente. lui sì che dà un tono di furore rosso alla giornata. Quella invece ha i suoi tempi per preparare le pasture dei desideri e dei riti magici della fertilità e non sa che farsene di un tipo così. C'est la vie e del moscerino rimarrà solo traccia nella mia testa del suo passaggio sul fuoco della fecondità.
Ecco, tanto per intenderci.
Abbraccio
ciao franco
Ah, Franco, dopo due sonetti non riesci a leggerne altri, eh? Allora nel prossimo posso parlare male di te, tanto non lo leggerai
Scherzi a parte, anch'io dopo due o tre sonetti non riesco a leggerne altri. Forse per via delle rime. Però ti assicuro che che nei sonetti di coloro che sono davvero molto bravi, le rime quasi non si sentono.
Questo comunque mi è caro. E comunue l'ho messo qua perché mi è venuto in mente, mentre commentavo quello di Viola, che nel mio caso mi sono servita di un paio di licenze, visto che non sono riuscita a far quadrare la metrica in un paio di versi, e lo dico candidamente.
Ero comunque alla seconda prova...
Adesso ne cerco un altro, vediamo se non lo leggi
Ti abbraccio ringraziandoti del commento scritto con mano e cuore poetici
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF) |
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16/02/2016 18:53 | |
Virgilio Mietti, 14/02/2016 09:36:
indubbiamente mia cara Ros intensa e mistica e profondamente un atto di fede, chissà perché mi domando in contraltare , ci trovo anche un poco o un pizzico di passione per un amato o amata, e che sarà mai una mia visione o impressione, ma quelle mani che prosciugano anche un mare mi sembrano le mie che hanno inaridito anche i pozzi nel deserto con la fregola di scavare...sciaoooo bella joiaaaaa
Ogni amico è da me amato, qualcuno amatissimo. Ho meno amiche che amici, comunque tutti sono la mia gioia di vivere.
Questa poesia è dedicata a un amico con cui ho scambiato molte lettere da circa dieci anni, ma non ci siamo mai visti, mai incontrati. Una persona speciale, di grande sensibilità. Quando vado in giro da sola in mezzo alla natura, non mi sento mai sola, mi tornano in mente i discorsi, i consigli, la tenerezza, le differenze di vedute, e mi sento sempre in debito con qualcuno che mi ha dato tanto.
Certo sono pochi coloro che, specialmente in web, ci mettono la faccia, e la sincerità, ma di amici ne bastano pochi, vero?
Un abbraccione anti-malinconia.
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF) |
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