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08/03/2016 07:39 | |
Ho visto un quadro di Chagall, vernice rosa credo,
ma la nuvola tirava carne
troppa per rappresentare un sogno
Visceri e futuro
tutto compreso in rate ventennali
una vita insomma con tanto di mano stretta
a sostenere un urto sul mercato
-Certo che la sposa lo seguiva
Strascico a parte e calze bianche merlettate di piastrelle
Come potrebbe un sogno divenire casa e figli?-
Appeso al vento trascinava il lavorio di ape
Amore
Anche il poetare- ho letto una metafora degna del suo sangue-
E la chitarra in pezzi
Che ogni corda se la cantava
Come si è supposto e come spiega l’impiegato
Come parla l’intermediario e la rossa proprietaria
Ci penserò, ma da pensarci c’è ben poco
Chagall millanta favole e tu non lo sapevi
In quanto a impatto morbido sui fiori
C’è solo da pagare
Fino all’ultimo centesimo
-Come è possibile estinguere il senso di colpa
In assoluto, dico, non di padre?
Interpretare i sogni è una maledizione
Quella dei colletti bianchi sul pianerottolo a sigillare
Ti porta via la casa
E poi c’è marzo, soffierà potente negli spiriti,
non stiamo anche noi nel gioco?
(A Paolo) |
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10/05/2016 01:32 | |
piaciuta moltissimo.. sembra una romanzata di insoddisfazione, a tratti repulsione, nei confronti della sofferente vita quotidiana.. allo stesso modo, questa poesia non lascia vie di fuga, lascia solo una porta aperta a qualcosa di oscuro ed imprevedibile, come la nostra esistenza
tocca corde sottili con decisione ma delicatezza, molta originalità
chapeau!
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12/09/2016 15:29 | |
ha un bel ritmo, ironicamente reale, a partire dal titolo fino alla chiusa si fa leggere d'un fiato e non è poco. Piaciuta!
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com |
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19/09/2016 19:45 | |
carissimo Franco, come stai??
eccerto che ci stiamo anche noi nel gioco...sono all'improvviso invecchiato e spero che mi dedicherai una tua quando sarà il momento...scherzo, ma mica tanto eh...è un pezzo che non ci sentiamo qui, spero che la Ros stia benone...
un sogno divenire casa e figli, bè adesso lo sto mirando qui, pro domo mea, quando ad interpretare i sogni è come spilucare una corolla, ti rimane lo stelo in mano nudo e crudo, stammi bene ti abbraccio ciao vir |
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29/09/2016 19:34 | |
grazie a tutti\e, siete molto gentili e mi fate amare questo sito. peccato davvero vederlo fermo. ma si può sempre ricominciare.
ciao franco
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