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Odor di mosto e le altre (minisilloge per Ros)

Ultimo Aggiornamento: 14/04/2016 18:23
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16/03/2016 00:30
 
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1-Odor di mosto per vie sotterranee

Quando dico salnitro
ho sete delle origini nelle ossa

Lo sbriciolarsi del tufo alla pioggia
rivela appena ciò
ch'è terra in fondo a me

Io sono l' ortica d'asfalto
non sapevo di stare nel soffitto
come teschio sorpreso dal passaggio

Più orgoglioso di me il coccio impastato
di cenere ed il fiume
che- come rimembranza-
eternamente gira nei cipressi

Non è morta questa lingua che scende
lungo il ponte la fontana del canto
la compostezza greca
luce in salita e chiocciare sui letti

Giuro di sapere il respiro
oltre l'offesa delle bottigliette
di grate e vicoli il rimbombo cupo
l' odor di mosto per vie sotterranee

Il pozzo è vasto, devastato forse
un ticchettio riporta alla coscienza
non bagna la pioggia il mio fondo




2-Ritorni

No,
non voglio che nostalgia
mi scavi
gallerie di mandorlo
ma puro si versi il verde sul prato
dove maggio
detta regole di fuoco.

Hanno un bel dire le nubi
di grigio sulla città
e se rivoltano impasti di bianconero
c’è una rondine in cielo serena
che saluta il vicino
più stanco del viaggio
allo stremo.

È nel passaggio il ricamo del volo:
l’anno andato si era giovani
e ancora l’oceano
un vago limite
al dire.

No,
non ho da rimpiangere guerre
ripassare gli spari
al salto triplo in vetrina.
E l’idea fiorita a febbraio
ha colori sfrangiati
di bandiera distrutta
sul muro.

Ora stringe sui nidi profumi
E chiamano forze a raccolta le ali
cresciute di peso quest’anno

e di sotto mitraglie di gazze.



3-Roba di polizze e cose assolutamente non poetiche

Quand'ero un buon cristiano benedicevo le mie auto
e un dio potente mi assisteva
o perlomeno non mi distraevo se passava una vespa
con la spada avvelenata

con tutti i Pietro che ho ingoiato
ed i galli che non ho ascoltato
mi ritrovo nemmeno più cristiano
un pessimo autunno da portare sulle spalle
la classe lesionata paurosamente

arricchisco il carrozziere così che lucra sui parafanghi
arricchisco la mia compagnia che alza il prezzo della polizza
e mi sento come un Gesù tradito dal suo Giuda

e dire che non c'è stato un piatto in cui intingere
solo non ho benedetto le mie auto
e non sono stato buono con le vespe
come non sono stato buono con me stesso

in definitiva non so quando c'è stato un orto degli ulivi
e non capisco dunque
perchè mi sento a mani aperte
con un legno sotto le spalle
e qualcuno che cerca di convincermi
che c'è un prezzo da pagare e non c'entra l'assicurazione
non c'entra Giuda
nemmeno Gesù
o l'incidente col furgone dei medicinali

solo che c'è un prezzo da pagare
anche se nessuno sa dirmi il perché




4-Nemmeno un fremito di gazza al culo

Giurai che non avrei scritto più versi
nemmeno col fucile della nostalgia
piantato in bocca

ma allora ero giovane
avevo Marie che mi urlavano nella carne
e se non erano pasionarie
tiravano su
splendori di terre promesse
amandomi davvero
come si fa con i figli scapestrati
ed io non avevo resistenze sufficienti
o schiere di madri
a coprirmi la ritirata

c’era una rivoluzione di mezzo
e quel dannato Majakovskij
a recitarmi nelle orecchie il suo Lenin
a battere sul tamburo del cuore il suo Bene!

avevo un debito con Dio
non capivo come mai m’avesse lasciato
su un margine dell’inferno a recitare maschere di uomo
ma tralasciai l’argomento
perché non vedevo il senso di un Dio
che non ha titolo nel creato d’uomo

poi qualcuno si dimenticò di me
lasciandomi appeso ad una fune
nemmeno degnandomi di togliere lo sgabello
forse contando sulla bontà dei corvi
appollaiati sul capestro

li conosco quelli
non sprecano una beccata
se non sono certi di avere il banchetto facile

ma sopravvissi
dopo aver aperto la botola del tempo
e consegnato il corpo all’aguzzino che ci vive dentro
senza opporre nemmeno un fremito di gazza al culo



Ho riunito qui quattro poesie che hanno scandito in tempi diversi la nostra amicizia.

TANTISSIMI AUGURI ROS

CIAO FRANCO
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Post: 536
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17/03/2016 00:30
 
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Quattro bellissime perle che mi sono care come mi è cara la persona che le ha scritte, soprattutto perché tu sei uno che le poesie le scrive come le vive, con una sensibilità che non è comune;
pur avendole lette già altre volte, la 3 e la 4 mi procurano sempre dei brividi per l'intensità che le anima. Bellissime anche le altre due, la prima poi è legata al ricordo di un pomeriggio insieme alla scoperta di un luogo ricco di fascino come Gravina; che dirti se non




sia per le poesie che per gli auguri.

Un abbraccio,
Rosanna


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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)
Email Scheda Utente
Post: 22
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14/04/2016 18:23
 
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Belle tutte...
...ma io preferisco la prima e la seconda. Grazie Fra'
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