È così oggi: occhio che non vuol guardare
-Ma gli brillano addosso spettri e una cataratta lo opprime-.
Che peccato è saper muovere la cazzuola,
come burro spalmare una nuvola?
Io e la vita, tutto qui
Io ed un asintoto che si apre sotto i piedi. Poi…
Amarti è il fondamento,
metterci dentro cemento armato, gabbie di ferro a mantenere
E’ terra di doline sai? Fragilità e gocce di bicarbonato tra mani contadine
_non per abbattere ulivi, non per moncare le braccia _
Anche questo è nel conto: sul terrazzo brilla come un sole
Lo concepimmo buono, energia pulita e universo
Termodinamicamente perfetto
Ma dovemmo ricrederci .
Circola nei peschi un veleno di vipere
Una dopo l’altro implodono le gemme
In fondo in fondo, dopo le radici
il feto di Platone ritorna terra.
fintipa2
[Modificato da cripaf 02/04/2016 08:52]