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06/10/2017 13:00 | |
ho disegnato un Dio dalle mille risate
che non si sgretola inconsistente, costantemente
nei pugni serrati di mani bambine, negli occhi grandi
vuoti di meraviglia, davanti a tavole sparecchiate
dovrebbero essere aperte quelle mani
imbandita di splendore la vita, e Dio
questo Dio immaginifico e fatto a pezzi
questo Dio che muore esangue, senza cuore
in ogni lingua presunto e gridato e negato
sarebbe bello fosse una favola di pane e frutta
da offrire sottovoce ai figli, per farli addormentare
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"ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende" |
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06/10/2017 15:00 | |
Splendida !
"in ogni lingua presunto e gridato e negato"
Per me, c'è tutta l'inconsistenza e le contraddizioni
delle religioni, di fronte alla sofferenza dei bimbi. |
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06/10/2017 16:05 | |
metafora39, 06/10/2017 15.00:
Splendida !
"in ogni lingua presunto e gridato e negato"
Per me, c'è tutta l'inconsistenza e le contraddizioni
delle religioni, di fronte alla sofferenza dei bimbi.
Grazie mille metafora ( 39 sono i tuoi anni?)
pur dichiarandomi atea, non nego di avere una fede saldissima nella Natura, in Madre terra, di cercare di seguire i suoi dettami, servirla nel mio piccolo, rispettarla, godere di ciò che ci offre. Anche questo è cedere in Dio, forse, ma soffro nel vedere come questo venga strumentalizzato dalle religioni, mentre dovrebbe essere appunto offerto ai bambini come un dono fatto d' Amore. Grazie ancora. Felice di essere riuscita a rendere il messaggio
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"ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende" |
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06/10/2017 21:03 | |
Mi piacerebbe che fossero i miei anni ma purtropo è il mio anno di nascita.
E' bello amare la natura e i suoi frutti, se fosse un atteggiamento generalizzato, non avremmo la sistematica distruzione dell'habitat e le sue catastrofiche conseguenze.
Se questo Dio ridanciano si occupasse di più di ciò che (forse) ha creato, non saremmo a questo punto.
Saluti |
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06/10/2017 21:26 | |
il finale è semplicemente splendido, la metafora della favola è assolutamente magnifica ed azzeccata, difficile secondo me trattare un argomento religioso senza cadere nel banale e nel retorico, ma in questo caso mai prevedibile, sorprendente. Piaciuta moltissimo.
ciao |
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06/10/2017 21:27 | |
La poesia è molto bella e condivido anche le riflessioni sull'ateismo... Certo, se si laicizza il concetto di Essere Supremo, questo non può che identificarsi nella Natura... |
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07/10/2017 09:38 | |
una risposta per tre:
Metafora, complimenti, la tua poesia è fresca e ariosa, credevo davvero fossi più giovane, anche se cosa è la giovinezza se non il nostro sentire? A volte sono bambina a volte ho mille anni, e come me, credo tutti
Fringe, ti ringrazio, per aver compreso il silenzio della chiusa...
E benvenuto al nuovo amico, che vedo a imparato a commentare! Grazie per l'apprezzamento! [Modificato da annamaria.giannini 07/10/2017 09:40]
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"ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende" |
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07/10/2017 11:33 | |
annamaria.giannini, 06/10/2017 13.00:
questo Dio (...)
sarebbe bello fosse una favola di pane e frutta
da offrire sottovoce ai figli, per farli addormentare
Ma è proprio questo dio che mi è stato insegnato. Un dio semplice alla portata e al servizio degli umili e dei deboli ed in cui riporre fiducia, non il dio scolastico e moderno delle grandi discussioni filosofiche sulla sua esistenza, sulla sua morte e perdita di centralità nella società attuale.Un dio raccontato da persone umili ma di profondissima fede e credibili, che insegnavano a vederlo nei poveri di ogni genere, nei malati, nella sofferenza. Un dio col volto di fanciullo che si poteva raccontare ai bambini, immersi nelle loro paure e nella loro innocenza. Era una favola? Non ho la risposta e tuttora se cerco risposte guardo a quel Dio.
ciao
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08/10/2017 11:11 | |
cripaf, 07/10/2017 11.33:
Non ho la risposta e tuttora se cerco risposte guardo a quel Dio.
ciao
si, così è, così dovrebbero ricordarsi gli uomini che Dio usno come foriero di odio e guerra
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"ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende" |
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09/10/2017 01:39 | |
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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09/10/2017 06:51 | |
annamaria.giannini, 06/10/2017 13.00:
ho disegnato un Dio dalle mille risate
che non si sgretola inconsistente, costantemente
nei pugni serrati di mani bambine, negli occhi grandi
vuoti di meraviglia, davanti a tavole sparecchiate
dovrebbero essere aperte quelle mani
imbandita di splendore la vita, e Dio
questo Dio immaginifico e fatto a pezzi
questo Dio che muore esangue, senza cuore
in ogni lingua presunto e gridato e negato
sarebbe bello fosse una favola di pane e frutta
da offrire sottovoce ai figli, per farli addormentare
Mi piace molto e mi ha ricordato Dostoevskij
Lo capisci questo, quando un piccolo esserino che non è ancora in grado di capire che cosa gli stanno facendo si colpisce il petto straziato con il suo pugno piccino, al freddo e al gelo (...) e piange lacrimucce insanguinate, dolci, prive di risentimento al “buon Dio” perché lo difenda? La capisci questa assurdità, amico mio, fratello mio, pio e umile novizio di Dio, tu lo capisci a che scopo è stata creata questa assurdità, a che cosa serve? Senza di essa, dicono, l’uomo non avrebbe potuto esistere sulla terra, giacché non avrebbe conosciuto il bene e il male. Ma a che serve conoscere questo benedetto bene e male, se il prezzo da pagare è così alto? Infatti, tutto un mondo di conoscenza non vale le lacrime di quella bambina al suo “buon Dio”. (parte II, libro V, cap. IV- I fratelli karamazov)
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09/10/2017 09:43 | |
il_rimario, 09/10/2017 06.51:
Mi piace molto e mi ha ricordato Dostoevskij
Lo capisci questo, quando un piccolo esserino che non è ancora in grado di capire che cosa gli stanno facendo si colpisce il petto straziato con il suo pugno piccino, al freddo e al gelo (...) e piange lacrimucce insanguinate, dolci, prive di risentimento al “buon Dio” perché lo difenda? La capisci questa assurdità, amico mio, fratello mio, pio e umile novizio di Dio, tu lo capisci a che scopo è stata creata questa assurdità, a che cosa serve? Senza di essa, dicono, l’uomo non avrebbe potuto esistere sulla terra, giacché non avrebbe conosciuto il bene e il male. Ma a che serve conoscere questo benedetto bene e male, se il prezzo da pagare è così alto? Infatti, tutto un mondo di conoscenza non vale le lacrime di quella bambina al suo “buon Dio”. (parte II, libro V, cap. IV- I fratelli karamazov)
Grazie mille per il paragone, e per la lettura, di qua e nell'altra poesia, sempre grata dell'ascolto che vedo come un dono
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"ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende"
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