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06/10/2017 13:36 | |
Sono necessarie, sai
le piccole gioie segrete
da tenere da parte
quando tutto intorno
è presagio nero, maledizione
trappola e sconforto
quando non troviamo comoda
nessuna sedia e saltelliamo
come se un fuoco ci bruciasse i piedi
proviamo a scrivere
ma sempre resta il disagio
di aver lasciato indietro una parola
un senso, un nesso, la circonferenza
del nostro pensiero sugli accadimenti
che spostano il baricentro dei poeti
verso il senso comune del dolore
è allora che bisogna attingere
alla gioia, per ritornare lucidi
attaccandosi alle piccole cose
come fossero corde legate agli alberi
che ti permettono di volare il bosco
sveglio e attento, senza troppo fango
a frenarti i piedi, verso dopo verso
fino al tempo buono
[Modificato da annamaria.giannini 06/10/2017 13:37]
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"ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende" |
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06/10/2017 20:34 | |
sono le piccole cose
che ammorbidiscono gli occhi
granaglie che danzano
al vagliare d'estate
e ricadono vita
senza farsi notare
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07/10/2017 09:34 | |
per me lucidissimo questo testo Annamaria. diretto come un treno, senza rinunciare a brevi attimi di slancio immaginifico.
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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07/10/2017 09:44 | |
garofano a., 06/10/2017 20.34:
sono le piccole cose
che ammorbidiscono gli occhi
Grazie garofano, si, il senso è questo.
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"ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende"
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07/10/2017 09:48 | |
fabella, 07/10/2017 09.34:
per me lucidissimo questo testo Annamaria. diretto come un treno, senza rinunciare a brevi attimi di slancio immaginifico.
grazie amica mia, nata un commento della Calandrone che sta preparando una trasmissione sulla gioia e lamentava come la maggior parte dei poeti usano questa parola come negazione, quando la poesia ne dovrebbe essere pregna, pur tenendo conto del mala tempora currunt
che ci sposta al pessimismo.
qualche ripetizione da guardare, Piedi e Verso usato come sostantivo e come complemento, ci riguardo [Modificato da annamaria.giannini 07/10/2017 09:57]
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"ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende" |
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07/10/2017 09:56 | |
quella Calandrone lì, un giorno me la farai conoscere
intanto ricordo "bestia di gioia" della Gualtieri "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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07/10/2017 09:59 | |
fabella, 07/10/2017 09.56:
quella Calandrone lì, un giorno me la farai conoscere
intanto ricordo "bestia di gioia" della Gualtieri
libro che possiedo e amo, si, si lo ha preso come esempio, insieme a pochi altri, tra cui il Cantico dei Cantici, f una trasmissione su radio tre e la prossima settimana sarà dedicata a Pierluigi, alle sei di mattina ahimè o in ripetizione alle 8. Ci mettono negli angolini con la poesia
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"ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende" |
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07/10/2017 10:02 | |
Sono necessarie, sai
le piccole gioie segrete
da tenere da parte
quando tutto intorno
è presagio nero, maledizione
trappola e sconforto
quando non troviamo comoda
nessuna sedia e saltelliamo
come se un fuoco ci bruciasse i piedi
proviamo a scrivere
ma sempre resta il disagio
di aver lasciato indietro una parola
un senso, un nesso, la circonferenza
del nostro pensiero sugli accadimenti
che portano il baricentro dei poeti
incontro al senso comune del dolore
è allora che bisogna attingere
alla gioia, per ritornare lucidi
attaccandosi alle piccole cose
come fossero corde legate agli alberi
che ti permettono di volare il bosco
sveglio e attento, senza troppo fango
a frenarti i passi, verso dopo verso
fino al tempo buono
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"ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende" |
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07/10/2017 10:04 | |
eh sì, conosco la trasmissione, ma l'ho sentita raramente. la poesia è il luogo del tempo fermo, come diceva Pierluigi, ma anche quello del tempo rubato (dico io) "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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08/10/2017 08:00 | |
Ciao Annamaria,
leggere una poesia come questa fa iniziare bene la giornata, mi piace, bellissima la strofa di chiusura.
Bene passi al posto di piedi; per quanto riguarda verso il senso comune del dolore, non lo cambierei.
se proprio proprio vogliamo trovare un'inezia:
quando non troviamo comoda
nessuna sedia
meglio
alcuna sedia
per evitare la doppia negazione, anche se ormai nella lingua parlata abbbiamo quest'abitudine...
Per l'altra doppia versione della tua poesia, ci ritornerò.
Ciao!
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF) |
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08/10/2017 10:27 | |
Versolibero, 08/10/2017 08.00:
Ciao Annamaria,
leggere una poesia come questa fa iniziare bene la giornata, mi piace, bellissima la strofa di chiusura.
Bene passi al posto di piedi; per quanto riguarda verso il senso comune del dolore, non lo cambierei.
se proprio proprio vogliamo trovare un'inezia:
quando non troviamo comoda
nessuna sedia
meglio
alcuna sedia
per evitare la doppia negazione, anche se ormai nella lingua parlata abbbiamo quest'abitudine...
Per l'altra doppia versione della tua poesia, ci ritornerò.
Ciao!
ecco la doppia negazione, non dovrei più fare queste scemenze, grazi mille, sei preziosa. e accetto il suggerimento di non cambiare Verso, in fondo è bello usare la stessa parola con valenza diversa. Quanto a In morte di un poeta, si, ci terrei a un tuo parere, davvero e a quello di fabella. Ci sto lavorando e dopo un pò mi sfuggono le cose a furia di rileggere, trovo il confronto con voi fonte a cui dissetarmi
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"ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende" |
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09/10/2017 08:01 | |
annamaria.giannini, 06/10/2017 13.36:
Sono necessarie, sai
le piccole gioie segrete
da tenere da parte
quando tutto intorno
è presagio nero, maledizione
trappola e sconforto
quando non troviamo comoda
nessuna sedia e saltelliamo
come se un fuoco ci bruciasse i piedi
proviamo a scrivere
ma sempre resta il disagio
di aver lasciato indietro una parola
un senso, un nesso, la circonferenza
del nostro pensiero sugli accadimenti
che spostano il baricentro dei poeti
verso il senso comune del dolore
è allora che bisogna attingere
alla gioia, per ritornare lucidi
attaccandosi alle piccole cose
come fossero corde legate agli alberi
che ti permettono di volare il bosco
sveglio e attento, senza troppo fango
a frenarti i piedi, verso dopo verso
fino al tempo buono
Mi piace: occasioni di gioia da conservare quando siamo colti da ansia e sconforto come un talismano.
Concordo anche sulla prevalente tendenza poetica su malinconia, pessimismo, ecc. Poco diffusi anche i temi su gioco, sogno, ironia, ecc.
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