È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

piante

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2018 17:21
Email Scheda Utente
Post: 2.686
OFFLINE
21/01/2018 15:48
 
Quota


il mio dono da quando
ho il lume della ragione
è ricordare la pianta delle case
la prima camera da letto
il lettone, il mio lettino
-va bene dirlo tre volte, in poesia?
l’armadio sulla destra
la finestra di fronte sull’orto
forse là, la petineuse
e il comò dove toglieva meno luce

una fotografia esterna
ma anche interna
che mi illumina ancora


[Modificato da fil0diseta 22/01/2018 08:40]



"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
Email Scheda Utente
Post: 794
OFFLINE
22/02/2018 16:55
 
Quota

proprio venerdì ho una lettura che parla della casa, dell'abitare

----------------------------------------------------------------
"ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende"
Email Scheda Utente
Post: 2.711
OFFLINE
24/02/2018 09:14
 
Quota

Micaletto scrive:

"Poesia è archeologia. Svelare qualcosa di antico. Un rinvenimento - più estesamente, *rinvenire*. Maneggiare fossili, cocci: il corpo dell'estinzione.
(Per questo leggere-scrivere: non divertissement ma, realmente, questione di
*principio*).
Questo è Rilke che spolvera il suo pianoforte: "ed il suo bel nero profondo diventava sempre più bello. Che cosa non si è conosciuto, se non si è vissuto questo! [...] mentre tutto diventava chiaro intorno a me e l'immensa superficie nera [...] acquistava, in qualche modo, una nuova coscienza del volume della stanza, riflettendola sempre meglio (grigio chiaro, quasi cubico)". (Poesia come faccenda domestica).

La casa, inevitabilmente, è il témenos. Il luogo (e non lo spazio) spinoziano dove collidono istanza etica e
geometrica. (Diciamo, per economia: il luogo *geometico*). Dove l'azione è prosciolta dalla volontà, scagionata, tradotta in gesto gestazione. Dove la polvere sprigiona gli oggetti =>
stando a Brodskij, "privatizzano l'infinito". L'infinito è proprio un esito della pressione, dello schiacciamento:
davvero la parola è "flatus vocis". S-fiatare.

Perciò la casa non è la "somma di tutte le perfezioni", non l'addizione, ma la dizione. Scandire l'evento. Anche nel senso per cui Bachelard dice degli armadi che sono il "luogo del candore".
L'impasse heideggeriana dello svelamento (a-letheia) si risolve nel prendersi-cura-del-mondo, accudire gli oggetti, sollevare la polvere fino al momento della luce, alla radura improvvisa (il mot(t)o eracliteo del fulmine che taglia il bui o).Forse è questa la lezione di Cartesio, del Cartesio ottico, del Cartesio di Grünbein, "sulla neve": le parole sono "lente" (prima ancora che lette e dette - diottria\dottrina e latenza).
Frenano l'evento fino alla pacificazione del perimetro. Ingrandiscono, adulterano, falsificano, soffondono, mettono a fuoco l'evento ("feu la cendre"). Lo destrutturano fino a rimuoverne il significato cinetico. La casa è il singolo "frame" - la cornea, la cornice (battuta gratuita: cornietzsche). Vedere la casa significa non vedere niente. Muoversi geometricamente, automaticamente, un orientamento dianoetico.

Casa è l'altro nome della cecità. La neve è un continuamento della casa, l'applicazione dell'uniformità del luogo allo spazio.
(Derrida *osserva*, a proposito di Tobit: *vedere* l'origine. Archeologia). =>: dare alla luce: convocare la superficie, lo "smalto sul nulla". Riesumare un volume pregresso. E allora, più precisamente, riportare (dall'ordine) alla luce: rendere conto alla luce di -, riferire alla luce. Un catasto (dolente)."Io sono morto e resuscitato con la chiave ingemmata della mia ultima cas(s)etta spirituale" (Mallarmé). La casa-scatola. Meglio ancora, la casa-scrigno. Una stagione all'interno. Una sintassi china su se stessa, ricurva, come la verità nietzschiana.

Dunque cas(s)a di risonanza, a vantaggio della parola. Per questo la poesia deve essere vuota: per essere abitabile.- (Non non non (non) "rovinare le rovine". Piuttosto, rovinare. Mimeticamente, fino alla spina dell'identità, il ricovero. Il romanzo, la tragedia del fenotipo.Non a caso Bachelard parlava (insistentemente) di "retentissement")."

Manuel Micaletto



"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
Email Scheda Utente
Post: 797
OFFLINE
24/02/2018 17:21
 
Quota

grazie mille, davvero!

----------------------------------------------------------------
"ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende"
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:23. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com