fabella, 17/04/2019 09:42:
quando la notte dormo fuori, la casa mi rientra
raccolta in una penombra ormai usuale
mi rischiara il color miele del mio cane
e le mandate suonano la marcia nuziale
la mia luce è tutta qui
nel mezzogiorno appoggiato sui libri
nel candelabro che prosegue il tramonto
riapre il tempo sugli scaffali della libreria
Sì è proprio così, sento esattamente quello che vuoi dire (o meglio
sento l'analogo trasferito nel mio universo); è un attaccamento
fisico, perfino viscerale, e nello stesso tempo è qualcosa di
religioso.
L'addio, poi, è quasi un'amputazione.
Fino ad ora sono le tue che mi hanno coinvolta al massimo.
(è difficile esprimere l'apprezzamento senza valanghe di aggettivi)