Adoro questa scrittura piana, quieta e composta capace però di aprire un mondo.
Non c'è bisogno di far arrovellare la mente al lettore per dover raggiungere picchi altissimi tra una coltre di nubi che oscurano la vista: troppo ermetismo nuoce alla poesia.
Al contrario, raggiungere questa compostezza è una virtù.
Io inviterei te a proseguire su questa strada ed altri a iniziare un cammino del genere dove tutto è suggerito e sospeso ma nulla è scontato. E' come stare in pieno sole e al tempo stesso rabbrividire, come ad esempio in questi passaggi:
fabella:
I
stringo la casa
dall'orlo della vasca alle maniglie
per basi, altezze, profondità
e piango perché se n'è andata una nonna
che insegnava a toccare l'infinito
. . . . .
II
piangerò per i difetti della lavatrice
la crepa sul soffitto
per quel corrimano umido ad ottobre
baciando gli spigoli della casa
come fossero gli occhi del mio gatto
III
oggi anche il giorno piange
di luce liquida e primo verde sui rami
il viso si bagna, ma i piedi possono ancora volare
sui tappeti di viole appena nate
quando la notte dormo fuori, la casa mi rientra
raccolta in una penombra ormai usuale
mi rischiara il color miele del mio cane
e le mandate suonano la marcia nuziale
la mia luce è tutta qui
nel mezzogiorno appoggiato sui libri
nel candelabro che prosegue il tramonto
riapre il tempo sugli scaffali della libreria
IV
il rispetto, melodia
forma di ogni cosa
lo esige la casa, che senza
suona frastuono dentro
fabella:
sono le carni a non staccarsi dalla piastrellatura del bagno
vi si abbandonano come a un vecchio amante
chiedendo d'essere inghiottite nella sua conchiglia
qui è l'unica stanza rimasta uguale. il resto
è tutto reso secco dalle pareti scarnificate di vita
che nemmeno il tornado dell'altra notte
è riuscito a penetrare
abbraccio questo bagno come una mamma
prima di lasciarla per sempre da sola
con essa. tutta la casa
immensa di stanze stampate della mia storia
Insomma, mi hai fatto sentire al posto tuo.
Buongiorno Daniela 🧡
[Modificato da Versolibero 16/09/2020 07:19]
______________________________________________________________________________
"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)